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“La diffusione del coronavirus espone l’economia mondiale e quella italiana ad un crescente rischio di rallentamento. La Cina rappresenta per Modena l’ottavo mercato di sbocco delle esportazioni manifatturiere, e il secondo paese dopo gli Stati Uniti se si considerano i rapporti commerciali al di fuori dell’Europa”. Lo rileva l’ufficio studi Lapam Confartigianato che ha misurato anche quali siano i settori maggiormente a rischio per la frenata, inevitabile e difficile da controllare, dell’export nei confronti della Cina. Ma l’ufficio studi dell’associazione ha anche monitorato le presenze turistiche cinesi sul nostro territorio. “Inoltre – prosegue infatti l’indagine Lapam - il flusso di turisti dal Paese della grande muraglia alla nostra provincia è stato in costante crescita negli ultimi anni, arrivando a superare abbondantemente le 10mila presenze turistiche”.
Negli ultimi 12 mesi (dal IV trimestre 2018 al III trimestre 2019) sono stati esportati in Cina 382 milioni di euro di prodotti manifatturieri made in Modena, pari al 3% del totale export manifatturiero del periodo, valore in crescita del +27,7% rispetto ai 12 mesi precedenti. Tutto questo a fronte di una crescita dell’export complessivo del +2,7% e di una crescita delle esportazioni extra-Ue28 del +3,7%. In sostanza, dunque, Lapam fa notare come l’export verso la Cina viaggiasse dieci volte più veloce rispetto alla media.
Il 33% del valore delle esportazioni verso la Cina sono autoveicoli, il 15,5% macchine di impiego generale, il 13,7% altre macchine di impiego generale e il 12,3% materiali di costruzione in terracotta.
In buona sostanza la grande maggioranza delle esportazioni riguardano il settore meccanico, che rischia dunque di subire una contrazione significativa.
Per quanto riguarda le esportazioni dei soli autoveicoli, la prima categoria per valore delle esportazioni, il mercato cinese assorbe complessivamente il 4,7% dell’export totale del settore. L’export dei settori caratterizzati da una forte presenza di micro e piccole imprese, ovvero food, moda, prodotti in metallo, legno e mobili, è pari al 6,1% del totale manifatturiero, per un valore di 16,5 milioni € di esportazioni nei primi nove mesi del 2019, in calo del 45% rispetto ai primi 9 mesi del 2018. Il saldo commerciale della provincia di Modena, dato dalla differenza tra il valore delle esportazioni e le importazioni, risulta negativo per 295 milioni €, con gli articoli di abbigliamento, escluso l'abbigliamento in pelliccia che da soli valgono il 12,8% dell’import ‘made in China’.
TURISMO. Passando al turismo, l’ufficio studi Lapam rileva come negli ultimi 10 anni le presenze turistiche sul territorio di Modena siano complessivamente aumentate del 12,1% passando da 1 milione 444 mila nel 2008 a 1 milione 618 mila nel 2018, trainate da un aumento del 14,4% da parte dei turisti italiani e dal +6,7% dei turisti stranieri. Fra questi, 13 mila presenze sono di origine cinese, pari al 2,8% degli stranieri, con un incremento più che doppio rispetto ai 5 mila del 2008, e in crescita del +1,3% nell’ultimo anno.