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I riders uniti scendono in piazza per i diritti

Oggi alle 16 in Largo Garibaldi, la prima assemblea provinciale dei rider estesa a tutte le piattaforme attive a Modena: 'Le condizioni peggiorano, ora basta'
Stessa piazza (Largo Garibaldi), stessa protesta, (per i diritti dei rider). Ma questa volta non solo rivendicati degli addetti alle consegne di una sola compagnia, (qualche mese fa fu quella dei rider Deliveroo a fare notizia), ma di tutte quelle attive a Modena e provincia. Insieme per la prima assemblea provinciale dei rider. Durante il lockdown, con l'esplosione delle consegne a domicilio e con l'aumento del lavoro, per loro, paradossalmente, i problemi sono esplosi.
L'aumento dei rider a disposizione e delle consegne ha abbassato il pagamento delle consegne stesse e la concorrenza, portata a vere e proprie gare di velocità al click sullo smartphone, per accaparrarsi una consegna. E all'interno di questa corsa al ribasso, come detto, la riduzione dei pagamenti delle consegne stesse
'Deliveroo - confermano alcuni rider giò incontrati nella precedente manifestazioni e pronti a scendere dalla bici per manifestare giovedì pomeriggio - ha abbassato il pagamento orario da 7.
50€ a 6€ e in molte città lo ha proprio eliminato, Glovo e Just Eat non pagano niente all'ora, facendo lavorare tantissimi rider anche per 0€ al giorno i mancanza di ordini'
'Le aziende assumono indiscriminatamente, in tutte le piattaforme siamo aumentati a decine, costringendoci a una guerra tra noi per prendere slot liberi, a guadagnarci sono solo le piattaforme che a costo 0 hanno una flotta di rider da fare lavorare a piacimento, altro che lavoro flessibile. Siamo stanchi di essere sottovalutati, lavorare in strada è un lavoro rischioso, ci si fa male troppo facilmente, sopratutto sotto i diluvi delle settimane scorse. Questo deve esserci riconosciuto'
I rider chiedono inoltre chiarezza sul sistema di pagamento basato su un algoritmo che stabilisce costo della consegna e pagamento sulla base di una somma di variabili che forniscono alla fine, un risultato penalizzante.
Da qui la decisione di fare massa critica e fronte comune. Perché, al di la delle sfumature, i problemi sono comuni. Appuntamento giovedì pomeriggio, 25 giugno, in Largo Garibaldi.
L'aumento dei rider a disposizione e delle consegne ha abbassato il pagamento delle consegne stesse e la concorrenza, portata a vere e proprie gare di velocità al click sullo smartphone, per accaparrarsi una consegna. E all'interno di questa corsa al ribasso, come detto, la riduzione dei pagamenti delle consegne stesse
'Deliveroo - confermano alcuni rider giò incontrati nella precedente manifestazioni e pronti a scendere dalla bici per manifestare giovedì pomeriggio - ha abbassato il pagamento orario da 7.
50€ a 6€ e in molte città lo ha proprio eliminato, Glovo e Just Eat non pagano niente all'ora, facendo lavorare tantissimi rider anche per 0€ al giorno i mancanza di ordini'
'Le aziende assumono indiscriminatamente, in tutte le piattaforme siamo aumentati a decine, costringendoci a una guerra tra noi per prendere slot liberi, a guadagnarci sono solo le piattaforme che a costo 0 hanno una flotta di rider da fare lavorare a piacimento, altro che lavoro flessibile. Siamo stanchi di essere sottovalutati, lavorare in strada è un lavoro rischioso, ci si fa male troppo facilmente, sopratutto sotto i diluvi delle settimane scorse. Questo deve esserci riconosciuto'
I rider chiedono inoltre chiarezza sul sistema di pagamento basato su un algoritmo che stabilisce costo della consegna e pagamento sulla base di una somma di variabili che forniscono alla fine, un risultato penalizzante.
Da qui la decisione di fare massa critica e fronte comune. Perché, al di la delle sfumature, i problemi sono comuni. Appuntamento giovedì pomeriggio, 25 giugno, in Largo Garibaldi.

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Redazione La Pressa
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