'Il nuovo decreto lascia chiusi più delle metà di bar e ristoranti'
L'analisi del decreto aperture da parte di Confesercenti, nella manifestazione regionale organizzata a Parma. La delegazione modenese: 'Le misure vanno riviste'
Le restrizioni del nuovo decreto, in particolare, sono state oggetto di forte critica in quanto, sotto un falso slogan di riapertura delle attività del settore, in realtà costringono alla chiusura oltre la metà delle imprese della regione che non è in grado di avere spazi esterni per il servizio. Anche per i rimanenti, peraltro, si rischiano di avere serie problematiche, in quanto gli spazi all'aperto valgono, in media, appena il 20% della capienza complessiva dei locali.
Confesercenti chiede inoltre: sostegni congrui per coprire i costi aziendali e la perdita del fatturato per tutto il periodo dello stato d'emergenza; la moratoria sui muti almeno fino a tutto il 2021; il credito d'imposta per canoni d'affitto per tutto il 2021; l' esenzione della Tari fino alla fine di quest'anno; la liquidità per le imprese a tasso zero garantito dallo Stato; la revisione del sistema fiscale che riduca il peso delle imposte e tasse per i prossimi tre anni; interventi per la riduzione del costo del lavoro e per renderlo più flessibile; la sospensione del requisito del Durc per l'accesso a qualsiasi tipo di finanziamento pubblico.
Altrettanto urgente è per Fiepet-Confesercenti E.R. l'accelerazione della campagna vaccinale e, alla luce del Protocollo sottoscritto a livello nazionale, test rapidi gratuiti e un canale prioritario per la vaccinazione degli addetti del settore.
Il Presidente FIEPET Confesercenti Modena Gianfranco Zinani, a margine della conferenza stampa che si è svolta nel corso della manifestazione, ha dichiarato: 'La situazione per le nostre aziende è ormai allo stremo. Nei fatti ci stanno dicendo che riapriremo a giugno e con forti limitazioni di orari. E fino ad allora solo all'aperto, anche se la situazione sanitaria dovesse migliorare: è assurdo ed iniquo perché ad altre attività è consentito aprire quasi normalmente. Se non si prendono provvedimenti, la metà delle attività manterrà le saracinesche abbassate. Chiediamo con forza di metterci in condizione di riaprire realmente, osservando le regole per garantire la sicurezza. Fiepet Confesercenti non si fermerà fino a quando non saremo ascoltati: lo facciamo per salvaguardare gli imprenditori, i lavoro dei loro dipendenti e il servizio per tutti i clienti'.
Nella foto: sul palco della manifestazione a Parma Gianfranco Zinani, presidente FIEPET Confesercenti Modena
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