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La bolognese Beghelli nel mirino del gruppo Gewiss: risvolti a Pieve

La bolognese Beghelli nel mirino del gruppo Gewiss: risvolti a Pieve

Risvolti occupazionali anche nelle provincie di Bologna e Modena, in particolare, per i territori geminiani, la filiale dell’Elettronica Cimone di Pieve


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La Beghelli non parlerà più bolognese ma bergamasco. Il gruppo Gewiss si prepara a lanciare un’Opa su Beghelli, con l’obiettivo di acquisire l’intero capitale della società e delistarla dalla Borsa. L’annuncio è del gruppo bergamasco, che comunica di avere già raggiunto, a questo scopo, un accordo preliminare con Gian Pietro, Luca, Giacomo e Maurizio Beghelli, azionisti della società di famiglia con una partecipazione complessiva del 75,04% del capitale.
Già da qualche anno, il gruppo Beghelli versa in una crisi finanziaria e la scorsa estate, per far fronte a un piano di risanamento, ha ceduto lo stabilimento di Crespellano con un operazione da 21,9 milioni di euro, che ha visto subentrare nella proprietà il gruppo milanese Techbau per la realizzazione di un polo logistico e un intervento di rigenerazione urbana.
Beghelli è stata fondata nel 1982 da Gian Pietro Beghelli, tuttora ai vertici della società con la carica di presidente. Realizza oltre ad apparecchi per l’illuminazione e sistemi fotovoltaici sistemi per la domotica e la sicurezza industriale e domestica. Con circa 900 dipendenti può fare leva su una capillare presenza commerciale nel mondo: è infatti presente in più di 140 Paesi.
La cessione dell’area produttiva di Crespellano ha consentito di mettere in cantiere il riequilibrio strutturale della posizione finanziaria, nonostante in un anno tra il 2022 e il 2023 sia riuscito a ridurre l’indebitamento netto del 15,5%. In lieve diminuzione anche la perdita di esercizio, che nel 2022 superava i 10 milioni. Tuttavia il 2023 ha visto un fatturato superiore ai 155 milioni di euro, ma perdite accumulate di oltre 9 milioni e un indebitamento netto di 52,3 milioni.
Negli ultimi mesi la situazione si è ulteriormente evoluta con l’ingresso di Beghelli nel gruppo Gewiss attraverso l’opa di cui sopra. Gewiss si è impegnata, nel dettaglio, ad acquistare la partecipazione rilevante dai venditori ad un prezzo per azione pari a 0,3375 euro “cum dividend”, ossia fatto salvo l’eventuale aggiustamento nel caso in cui venga deliberato o distribuito un dividendo. Subordinatamente al perfezionamento dell’acquisizione, Gewiss deterrà una partecipazione rappresentativa del 75,04% di Beghelli. Successivamente lancerà un’offerta pubblica di acquisto sul resto del capitale sempre a 0,3375 euro. Quanto al prezzo al quale verrà lanciata l’opa, un comunicato di Gewiss evidenzia che «incorpora un premio pari a circa il 46,8% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni registrato il 9 dicembre e pari a circa il 44,9% rispetto alla media aritmetica ponderata per i volumi dei prezzi ufficiali delle azioni registrati nell’ultimo mese; pari a circa il 42,8% rispetto alla media aritmetica ponderata per i volumi dei prezzi ufficiali degli ultimi tre mesi.
La nota aggiunge che Gewiss e i venditori hanno sottoscritto anche un accordo volto a regolare, inter alia, la composizione del cda alla data di esecuzione e, successivamente, fino alla conclusione dell’offerta.
L’acquisizione da parte di Gewiss mira anche a rassicurare tutti i dipendenti dello storico gruppo Beghelli, con risvolti occupazionali anche nelle provincie di Bologna e Modena, in particolare, per quello che riguarda i territori geminiani, la filiale dell’Elettronica Cimone situata a Pievepelago.
Beghelli 'entrerà a far parte del gruppo Gewiss, nel quadro di un progetto finalizzato a garantire continuità a dipendenti, collaboratori e clienti di Beghelli assicurando l’ingresso in un gruppo con solide radici italiane, che condivide gli stessi valori di integrità, eccellenza e sostenibilità e ha già adottato una governance manageriale orientata alla trasparenza e all’innovazione'.
Stefano Bonacorsi
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