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Dopo l'annuncio giovedì scorso quando i consigli di amministrazione del Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena, del Consorzio per la Tutela e la Promozione dei Vini Dop Reggiano e Colli di Scandiano e Canossa e del Consorzio di Tutela Vini del Reno Doc, hanno espresso all'unanimità parere favorevole alla fusione per incorporazione, a partire dal prossimo anno, per far sì che nasca un unico grande soggetto consortile: il Consorzio Tutela Lambrusco, l'assessore Mammi commenta la fusione in un unico consorzio tra quelli di Reggio e Modena e del Reno
“E’ un risultato storico”. Questo il commento dell’assessore regionale alla Agricoltura e Agroalimentare, Alessio Mammi, in vista della fusione per i consorzi di tutela del lambrusco annunciata dai consigli di amministrazione dei consorzi, che hanno dato nei giorni scorsi il parere favorevole all’unanimità per procedere a partire dal prossimo anno alla nascita di un unico soggetto consortile “Il Consorzio Tutela Lambrusco”.
“Un’ottima notizia quella che arriva dal “consorzio di Tutela del Lambrusco di Modena”, dal “Consorzio per la Tutela e la Promozione dei Vini DOP Reggiano e Colli di Scandiano e di Canossa” e dal “Consorzio di Tutela Vini del Reno Doc” che hanno espresso parere favorevole alla volontà di procedere con un percorso di fusione per incorporazione, per la nascita di un unico soggetto consortile, il Consorzio Tutela Lambrusco” - commenta Mammi-.
“Si tratta di un soggetto- aggiunge l’assessore- che rappresenterà più di 1 milione di quintali di uve del nostro territorio, con una rilevante preponderanza di Lambrusco. Il Lambrusco si unisce e diventa più forte: si tratta di una scelta intelligente e lungimirante per la tutela e per la promozione di uno dei vini ‘biglietti da visita’ della nostra Regione e dell’Italia nel mondo.
La volontà di unire le forze, condividere intenti comuni e in particolare la promozione internazionale, credo sia davvero un risultato storico, importante per tutto il nostro territorio.”
“Vorrei ringraziare- conclude Mammi- i tre presidenti Claudio Biondi, Ivan Bordot e Davide Frascari, assieme ai rispettivi consigli di amministrazione per decidere di intraprendere questo percorso complesso ma allo stesso tempo utile e strategico per il nostro Lambrusco, nella convinzione che potremo trarne ottimi risultati”.
Redazione Pressa
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