Dopo la sentenza della Consulta e di fronte alla palude della politica che a livello parlamentare non è stata in grado di portare avanti alcun provvedimento di legge o di modifica della normativa in vigore, il comparto dei dispositivi medici aveva invocato un intervento da parte dell'esecutivo in sede di manovra di bilancio.
Alla fine però, se così dovessero rimanere le cose, nulla di tutto ciò arriverebbe. Il massimo del risultato ottenuto sarebbe non la riduzione del peso della compartecipazione alla spesa dovuta ma una diluizione dei pagamenti sui 5 anni.Critico il PD
A livello locale, per voce del Candidato alle elezioni regionali Paolo Negro, giudica inutile l'ipotesi del governo: 'Nella proposta di Bilancio licenziata ieri dal Governo non trova soluzione il problema del Payback sui dispositivi medici sollevato da tutte le forze imprenditoriali. Si potrebbe dire che l’elefante ha partorito un topolino: spalmare in 5 anni il miliardo di euro che imprese devono pagare per il periodo 2015/2018.
Sembra non si capisca l'impatto di un tale provvedimento su un settore che per reggere la concorrenza internazionale necessita di investire tante risorse in ricerca e sviluppo, settore composto da tante imprese, anche piccole e medie, produttrici e di distribuzione. Come non bastasse, nulla si dice sul periodo 2019/2024' - afferma Negro.'I parlamentari del Partito Democratico Vaccari e De Maria hanno presentato una proposta di legge per abrogare questa norma iniqua e dannosa per le imprese, il lavoro e la salute.
Le imprese non devono essere gravate del peso di una norma ingiusta, e il Governo deve trovare le risorse per coprire le mancate entrate delle AUSL che hanno necessità di avere certezza di risorse strutturali e non un quadro dilazionato e incerto su 5 anni.
Nei vari tavoli di confronto un ampio arco di forze politiche si sono dette a parole favorevoli a superare questa norma. Chiedo coerenza in sede parlamentare, come lo chiedono l’intero territorio e il sistema biomedicale che è un patrimonio del nostro Paese' - conclude il candidato della lista modenese del PD.