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Rivoluzione in Bper, Unipol silura Vandelli e punta su Montani

Rivoluzione in Bper, Unipol silura Vandelli e punta su Montani

Cimbri: 'Come azionisti abbiamo il dovere di guardare al futuro e di creare le migliori condizioni per passare, come dicono gli americani, dal good al great'


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Rivoluzione dentro Banca Bper. 'Presenteremo una lista di sette membri sui 15 del cda, in qualità di azionisti attivi sì, ma pur sempre di minoranza, status che vogliamo mantenere nella forma e nella sostanza. Il cda farà le sue scelte. La lista non comprenderà l'attuale ad Alessandro Vandelli. Inseriremo invece il nome di Piero Luigi Montani, che ha caratteristiche ed esperienza per guidare il rinnovamento di Bper, e questa sarà la nostra proposta ai soci'. Lo chiarisce in un'intervista oggi al 'Sole 24 Ore' Carlo Cimbri, amministratore delegato di Unipol, azionista della banca modenese con una partecipazione del 19%, in vista dell'assemblea del 21 aprile per il rinnovo degli organi sociali di Bper. Dopo il passo indietro dell'ormai ex presidente Bper Pietro Ferrari, presidente di Confindustria Emilia-Romagna, continua Cimbri intervistato: 'Presenteremo una lista parziale nei numeri, ma completa nelle sue funzionalità. Voglio ringraziare Pietro Ferrari e Alessandro Vandelli per quanto hanno fatto per la banca. Se il presidente l'ha ben accompagnata negli ultimi tre anni sottraendo tempo alla sua attivita' di imprenditore e di presidente di Confindustria Emilia-Romagna, il dottor Vandelli è stato protagonista della forte fase di sviluppo che ha quasi raddoppiato le dimensioni di Bper.
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Consegnano - riconosce Cimbri - al futuro cda una banca in salute, che ha attraversato senza traumi la complessa fase del settore bancario negli ultimi anni e che potrà assumere un ruolo da protagonista nel panorama economico e finanziario del nostro paese'.

'La discontinuità al vertice di Bper Banca è stata decisa perchè Bper dallo scorso febbraio è una banca con oltre 100 miliardi di attivi. È la quarta banca italiana. Come azionisti abbiamo il dovere di guardare al futuro e di creare le migliori condizioni per passare, come dicono gli americani, dal 'good' al 'great'. La banca ha fatto bene. Tutti auspichiamo che possa fare meglio' - ha aggiunto Carlo Cimbri. La scelta di Piero Montani come futuro ceo al posto di Alessandro Vandelli, da sette anni in sella, risponde per Cimbri a questa logica: 'Servono persone - spiega intervistato Cimbri - con consolidate e molteplici esperienze di livello nazionale e con competenze di integrazione ed evoluzione organizzativa. Montani, con i suoi trascorsi in Credito Italiano, Popolare Novara, Bpm, Carige, pensiamo possa essere l'uomo giusto. Montani è un banchiere di lungo corso che conosce bene diverse banche, tra cui Bpm e il Banco Popolare'.

'Per Bper, BancoBpm rimane un'ipotesi affascinante anche se non l'ho mai definita l'opzione principale.
Nel nostro mestiere bisogna guardare la realtà. A mio parere un'eventuale fusione con BancoBpm non è un'ipotesi che la banca può vagliare ora - continua Cimbri -. Ad aprile, se sarà nominato, Montani si insedierà. E avrà bisogno di tempo per conoscere la struttura e decidere. Concretamente, operazioni simili non possono essere fatte al volo. Qui forse ci sono tempi che sono diversi tra le parti in gioco'. Aggiunge l'ad Unipol: 'Bper è in fase di cambiamento e deve fare la sua strada presentandosi pronta di fronte a qualsiasi opportunità. Difficile che questo possa avvenire entro l'anno'. Anche se il mercato scommette sul deal con BancoBpm e i rumors oramai non si contano più 'voglio essere chiaro: la scelta di Montani non serve nè a favorire nè a smontare alcuna opzione strategica, ma è funzionale a mettere Bper nelle migliori condizioni per affrontare le future occasioni che la banca valuterà. Il nuovo board di Bper avrà certamente le mani libere. Come azionisti valuteremo tutte le opzioni strategiche avendo cura di valorizzare il fatto che per noi la banca non è solo un investimento finanziario ma anche un canale distributivo dei nostri prodotti'.
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