In una recente intervista a Milano Finanza, a poche settimane dal suo insediamento, Liu Kan, nuovo console cinese a Milano, aveva che le aziende cinesi sono “disposte a prendere parte attivamente al Piano nazionale di rilancio dell’Italia, esplorando opportunità di cooperazione nei settori della sostenibilità, del digitale e della sanità, con la volontà di promuovere vantaggi reciproci e risultati win-win”. La pioggia di miliardi prevista per l'Italia derivante dal PNRR è ghiotta, anche per una superpotenza economica come la Cina, che attraverso il rafforzamento della sua presenza in Italia in settori strategice ed in importanti aziende (diverse di grandi dimensioni anche in Emilia Romagna, potrebbe intercettare risorse in settori critici e fondanti come quello delle tecnologie e legati alla transizione ecologica e digitale.
Il tour italiano del nuovo console, di nuovo in presenza dopo mesi di stop, ha chiaramente questo obiettivo, che emerge con forza e fa da sfondo alle visite istituzionali presentate formalmente come 'di cortesia'. Come quella avvenuta nel palazzo della Regione, al presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Immortalata da foto istituzionale con mascherina rigorosamente indossata ma con un ritorno alla stretta di mano.
Al centro dell’incontro, al quale ha partecipato tra gli altri anche l’assessore regionale allo Sviluppo economico e green economy, lavoro e formazione, Vincenzo Colla, le prospettive di rafforzamento della collaborazione con il grande Paese asiatico in campo economico- commerciale, tecnologico, turistico e culturale.
In primo piano, tra i temi affrontati, gli investimenti cinesi sul territorio regionale: sono oltre 70 le imprese coinvolte, per un totale di circa 2.600 dipendenti e un fatturato aggregato di 1,4 miliardi di euro.
Tra le principali aziende emiliano-romagnole controllate da investitori cinesi la Ferretti di Forlì (yacht), la piacentina MCM (Machining Center Manufacturing) e la Volvo Car Italia.
In crescita anche la presenza delle aziende italiane nel Guandong, già oltre 200. Tra quelle emiliano-romagnole spiccano la Sacmi di Imola (Bo), la bolognese Magneti Marelli e il gruppo SITI B&T di Formigine (Mo). Senza dimenticare, la joint venture sino-americana Silk-Faw, che realizzerà a Gavassa (Re) un sito produttivo per la produzione di auto elettriche di alta gamma.
Inoltre, al centro del confronto anche la possibilità di sviluppare nuove collaborazioni grazie alla presenza del Tecnopolo di Bologna, dove sarà concentrata oltre l’80% della capacità di supercalcolo italiano. A questo proposito il presidente Bonaccini ha invitato il Console a visitare la struttura nei prossimi mesi.