Articoli Italia

Neonata rapita in clinica a Cosenza: ritrovata dalla polizia

Neonata rapita in clinica a Cosenza: ritrovata dalla polizia

La piccola di appena un giorno è stata prelevata dalla struttura sanitaria da una donna che si è finta infermiera


1 minuto di lettura

Un grave episodio ha scosso la città di Cosenza: una neonata di appena un giorno è stata rapita lunedì sera nella clinica Sacro Cuore, situata nel cuore della città. Il rapimento sarebbe avvenuto intorno alle 18:30. La bambina è stata ritrovata dopo circa tre ore dagli agenti della Mobile della Polizia di Stato, coordinati dal questore Giuseppe Cannizzaro e dal capo della Mobile Gabriele Presti.
Fondamentale la visione delle immagini delle telecamere di sorveglianza e le testimonianze per identificare la donna e ritrovare la neonata. La piccola si trovava a bordo di un’auto assieme all’autrice del gesto e all’uomo che l’ha aiutata. I due complici sono stati fermati.
Secondo le prime ricostruzioni, la donna con il volto parzialmente coperto da una mascherina si è introdotta nella clinica, fingendosi un’infermiera. Con questa scusa, avrebbe avvicinato la madre della bambina, dichiarando che doveva portare la piccola per un controllo pediatrico. Approfittando della fiducia della madre, ha poi lasciato la struttura con la neonata.
Dopo aver atteso invano il ritorno della bambina, la madre e le nonne hanno iniziato a preoccuparsi. Non vedendo la piccola rientrare, hanno dato l’allarme, attirando l’attenzione del personale della clinica. Grazie al tempestivo intervento delle forze dell’ordine la neonata è tornata dalla madre.

Foto dell'autore

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, sociale ed ec...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.