Affidi pilotati che facevano finire i minori in mano ad amici e conoscenti degli assistenti sociali, ma anche a persone in alcuni casi discutibili e in altre senza ombra di dubbio problematiche. Ci sono anche due casi stupro accertati nelle nuove famiglie assegnatarie. E' sempre più inquietante, e sta assumendo i caratteri di un film horror, la vicenda che a più livelli vede coinvolti, nella complessa indagine dei Carabinieri, addetti dei servizi sociali dell'Unione dei Comuni della Val d'Enza e il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti (Pd), arrestato.
Quello che emerge dall'indagine è un business illecito ai danni di decine e decine di minori che sono stati sottratti alle rispettive famiglie con la complicità di politici, medici, assistenti sociali, che per anni hanno alterato documenti, ed addirittura i disegni dei bambini, in un ‘sistema’ orientato ad una catena di affidi pilotati, con bambini affidati ad amici e conoscenti degli operatori dei servizi sociali, tra cui titolari di sexy shop, persone con problematiche psichiche o con figli suicidi. Si registrano - scrive l'agenzia Dire - anche due casi accertati di stupro nelle famiglie affidatarie ed in comunità.
Le misure sono scattate sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare: sono coinvolti politici, medici, assistenti sociali e liberi professionisti. Come spiegano i militari in una nota, da diversi anni gli arrestati avevano messo in piedi un illecito e redditizio sistema di “gestione minori”.
I minori protagonisti di questa vicenda, alcuni oggi adolescenti, manifestano profondi segni di disagio come tossicodipendenza e gesti di autolesionismo.
I reati contestati ai 16 indagati, a vario titolo, sono frode processuale, depistaggio, abuso ’ufficio,
maltrattamentisu minori, lesioni gravissime (nei confronti dei minori), falso in atto pubblico, violenza privata, entata estorsione, peculato d’uso.
Nella nota, i Carabinieri spiegano di avere intercettato “ore e ore di intensi lavaggi del cervello durante le sedute di psicoterapia effettuate sui minori, anche di tenera età, dopo che gli stessi erano stati allontanati dalle rispettive famiglie attraverso le più ingannevoli e disparate attività, tra le quali:relazioni mendaci, disegni dei bambini artefatti attraverso la mirata ‘aggiunta’ di connotazioni sessuali, terapeuti travestiti da personaggi ‘cattivi’ delle fiabe messi in scena ai minori in rappresentazione dei genitori intenti a fargli del male, falsi ricordi di abusi sessuali ingenerati con gli elettrodi di quella che veniva spacciata ai bambini come ‘macchinetta dei ricordi’”.