Articoli La Nera

Omicidio Alice Neri, nuova perizia su vettura come chiesto dalla difesa

Omicidio Alice Neri, nuova perizia su vettura come chiesto dalla difesa

Gaaloul, tunisino, venne fermato a dicembre in Francia e da allora è in carcere. Si è sempre proclamato innocente


1 minuto di lettura

Spazio ADV dedicata a Società Dolce: fare insieme
Spazio ADV dedicata a APP LA PRESSA

La Corte di assise di Modena ha deciso di far svolgere una nuova perizia sulla vettura dove è stata trovata bruciata Alice Neri, nelle campagne di Concordia, il 17 novembre 2022. Accogliendo la richiesta della difesa dell'imputato per omicidio, Mohamed Gaaloul, i giudici hanno nominato un esperto informatico, Christian Mauro, e tre carabinieri del Ris di Parma, il biologo Christian Faccinetto e gli analisti di laboratorio Giorgio Avantaggiato e Biagio Amata. Oggetti dell'esame, come spiegato a margine dell'udienza dall'avvocato Roberto Ghini, saranno un circuito elettronico trovato sul sedile posteriore della macchina, una Ford Fiesta, le macchie di colore rosso su frammenti di vetro liquefatto e infine l'abitacolo dell'auto. 'Tra i sedili c'era una quantità di detriti incredibile. Nel bagagliaio sono stati ritrovati oltre 500 frammenti ossei. Non sappiamo cosa c'è nella parte anteriore, non sappiamo se c'è l'arma del delitto, per esempio', ha detto l'avvocato Ghini. I periti avranno 90 giorni di tempo per svolgere gli accertamenti. Alice Neri, 32 anni, è stata uccisa, si ritiene a coltellate, la notte del 17 novembre 2022. Gaaloul, tunisino, venne fermato a dicembre in Francia e da allora è in carcere. Si è sempre proclamato innocente.

Foto dell'autore

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, sociale ed ec...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.