Truffa home banking: modenese perde 10mila euro

Il Codacons: 'Il malcapitato, essendo collegato con la sua home banking, ha visto in diretta la propria somma andarsene'
A denunciare la truffa subita da un modenese è il vicepresidente regionale del Codacons, Fabio Galli.
'L'ironia della vicenda è che il malcapitato, essendo collegato con la sua home banking, ha visto in diretta la propria somma andarsene. Ha immediatamente chiamato la sua banca, attraverso lo stesso numero da cui aveva ricevuto la telefonata dall'imbroglione. L'operatrice vista la tempestività della chiamata (meno di 5 minuti dal prelievo) l’ha tranquillizzato dicendogli: ci pensiamo noi a bloccare tutto. Altrettanto tempestiva la denuncia presentata ai carabinieri. Infine la sorpresa che rende la vicenda inquietante: i suoi soldi sono andati sul conto di una certa persona di cui si conosce nome e cognome attraverso un codice Iban che corrisponde alla stessa sua banca, filiale diversa, ma stessa banca. Quindi possiamo riepilogare:
1) il truffatore invia sms e telefonate facendo apparire lo stesso numero che utilizza e pubblicizza la banca;
2) è a conoscenza che la sua vittima ha ricevuto recentemente un bonifico di 36,26 euro e lo menziona per rendere ancora più credibile il suo essere un operatore della banca;
3) sempre l'imbroglione conosce perfettamente come muoversi in quella 'home banking';
4) procede nel trasferire, rubando circa 10.000 euro, sul conto di un tizio che ha il conto con la stessa banca del truffato.
5) infine la banca che malgrado avvisata degli accadimenti entro 5 minuti dai fatti, non ha alcuna intenzione di restituire i soldi al malcapitato. Tutto ciò la dice lunga come in alcuni casi (solo alcuni) i nostri soldi non sempre sono al sicuro. Il malcapitato si è rivolto al Codacons ricevendo l’assistenza per attivare le procedure previste attraverso l'arbitro bancario, contando su una definizione favorevole al consumatore. Al contempo invitiamo i cittadini a non fidarsi mai delle telefonate o dei messaggi che dovessero ricevere, e-mail comprese, il rischio di essere truffati è altissimo. Chi è stato vittima di fatti del genere può rivolgersi al Codacons per ricevere tutte le informazioni necessarie per fare valere i propri diritti'.
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