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Unione Comuni Area Nord, stato di agitazione dei dipendenti

Unione Comuni Area Nord, stato di agitazione dei dipendenti

'La scelta di ridurre il fondo di produttività produrrà un danno economico ai 206 lavoratori dell'Unione Area Nord'


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I sindacati  Fp/Cgil, Cisl/Fp e Diccap, unitamente alle Rsu e ai lavoratori dell’Unione dei Comuni Modenesi Area Nord preannunciano lo stato di agitazione contro l’indisponibilità da parte dell’amministrazione a riconoscere il salario di produttività 2016. 
'A seguito di un’assemblea sindacale molto partecipata svoltasi il 22 novembre scorso, i dipendenti dell’Ente hanno dato mandato, all’unanimità, a sottoscrivere il contratto integrativo 2016 senza operare tagli alle risorse decentrate - si legge in una nota dei sindacati - Nei tavoli negoziali la delegazione di parte pubblica si è invece resa indisponibile ad accogliere le richieste dei lavoratori, dei sindacati e delle Rsu, sostenendo la linea dei tagli al Fondo di produttività dei lavoratori, fino ad arrivare alla rottura delle trattative lo scorso 7 dicembre. E ciò contrariamente anche a quanto stabilito negli altri Enti della provincia di Modena'.

“La scelta dell’Amministrazione è del tutto arbitraria - sostengono Giuditta Perricone, Sabrina Torricelli e Federico Coratella (nella foto), rispettivamente della Fp/Cgil, Cisl/Fp e Diccap - La scelta di ridurre il fondo di produttività produrrà un danno economico ai 206 lavoratori dell’Unione Area Nord.  Infatti, l’Amministrazione vorrebbe sottrarre dal Fondo di produttività dell’Unione, destinato a tutti i dipendenti, gli incentivi per le figure tecniche che sino allo scorso anno erano considerate invece aggiuntivi al Fondo, basandosi su un’interpretazione restrittiva della Corte dei conti.
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I sindacati e Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) sono sulla stessa linea per risolvere a livello nazionale questo problema che non può determinare riduzioni sulla produttività di tutti i lavoratori. Non si capisce, perciò, perché l’Unione – continuano i sindacalisti - voglia imporre forzatamente un taglio contro la volontà di tutti. Diciamo con forza ai sindaci di non essere più realisti del re! Ma di unirsi in una rivendicazione comune”. 

Inoltre i Sindacati chiedono la procedura conciliativa presso la Prefettura di Modena per via delle insufficienti relazioni sindacali in essere nell’Unione. Da molto tempo i sindacati chiedono maggiore rispetto dei tempi di contrattazione e delle proposte inviate anche in forma scritta. 

“La superficialità dell’approccio alle relazioni sindacali – dicono ancora i sindacalisti di Fp/Cgil, Cisl/Fp e Diccap – testimoniano lo scarso valore che la delegazione di parte pubblica attribuisce alla contrattazione, alle richieste e alle esigenze dei lavoratori. Ci auguriamo che con l’avvio della procedura di agitazione sindacale si riescano a trovare idonee soluzioni a problemi che da troppo tempo gli amministratori dell’Unione stanno ignorando, oppure non hanno la forza politica per risolverli.
Noi siamo disponibili a trovare un’intesa ragionevole e che non procuri danno ai lavoratori. Viceversa andremo avanti con la vertenza”. 

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