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Il presidente egiziano al-Sisi ha concesso la grazia a Patrick Zaki. Il ricercatore ieri era stato condannato a tre anni di reclusione, di cui quasi due già scontati. Dopo la condanna, erano stati diversi gli appelli per la concessione della grazia sia da parte del governo italiano che di quello degli Stati Uniti.
'L’Egitto ha graziato Zaki. Non è un atto casuale. È il frutto di lavoro, di rapporti, di serietà, di considerazione, di diplomazia, di senso delle Istituzioni, di rispetto. Perché c’è chi passa le giornate a criticare e c’è chi lavora' - commenta il ministro della Difesa Guido Crosetto.
La vicenda giudiziaria di Zaki era iniziata con l’arresto tra il 7 e l’8 febbraio 2020 e dura da più di tre anni, di cui 22 mesi passati in carcere. Lo studente era stato catturato tre anni fa dopo l’atterraggio all’aeroporto del Cairo dagli agenti dei servizi segreti. Per circa 24 ore non erano trapelate sue notizie né ai familiari né ai media. La notizia del suo arresto era stata divulgata successivamente dall’Egyptian Initiative for Personal Rights solo il giorno successivo.
Redazione Pressa
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