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Nel 2017 l'Emilia-Romagna si piazza al quarto posto, dietro a Calabria, Sicilia e Campania, per il numero di interdittive antimafia emesse dalle Prefetture nei confronti delle imprese che rischiano di essere infiltrate dalle mafie. Il dato emerge dalla relazione della Dia (Direzione investigativa antimafia) sulle attivita' del secondo semestre del 2017, e trova conferma anche nei numeri relativi a tutto lo scorso anno. Per quanto riguarda il periodo luglio-dicembre, scrive infatti la Dia, i dati 'mettono in evidenza un intenso ricorso alle interdittive da parte delle Prefetture del Sud (110 provvedimenti in Calabria su 338 a livello nazionale, 80 in Sicilia, 31 in Campania e 27 in Puglia)', ma anche di quelle del Nord, 'con particolare riferimento al Piemonte con 21 provvedimenti, alla Lombardia con 18 e, soprattutto, all'Emilia-Romagna con 29'.
Tutte regioni che, si legge nella relazione, 'rappresentano un bacino di attrazione per le consorterie criminali, dato l'elevato livello economico e produttivo raggiunto'. Per quanto riguarda 'l'intera annualita', in cui sono stati emanati 625 provvedimenti', si conferma 'l'alta incidenza delle interdittive emesse dalle Prefetture del Sud (195 in Calabria, 160 in Sicilia, 67 in Campania e 33 in Puglia)', mentre per quanto riguarda il Nord si segnalano 'le 29 interdittive in Lombardia, le 39 in Piemonte e le 57 in Emilia-Romagna'.
Ma l'Emilia-Romagna e' ai primi posti in Italia anche nella classifica delle segnalazioni di operazioni finanziarie sospette, inviate dall'Unita' informazione finanziaria della Banca d'Italia e approfondite dalla Dia e dal Nucleo speciale Polizia valutaria della Guardia di finanza. Nel secondo semestre 2017 la Direzione investigativa antimafia ha analizzato, a livello nazionale, '45.815 segnalazioni di operazioni sospette, esaminando 203.830 soggetti segnalati o collegati, di cui 143.953 persone fisiche e 59.877 persone giuridiche, correlate a 223.218 operazioni finanziarie sospette'. Un'analisi che 'ha consentito di selezionare 5.044 segnalazioni di interesse della Dia, di cui 932 di diretta attinenza alla criminalita' mafiosa e 4.112 riferibili ai cosiddetti 'reati spia''. A differenza della classifica sulle interdittive antimafia, qui guidano la graduatoria le regioni del Nord con 20.110 operazioni sospette, il 20% delle quali in Lombardia. In particolare, per quanto riguarda i 'reati spia', la Lombardia e' al primo posto con 7.768 operazioni, seguita da Campania (5.718) e Lazio (3.760). Quarta, invece, l'Emilia-Romagna, con 3.088 operazioni, mentre per quanto riguarda le operazioni relative a 'Sos attinenti alla criminalita' organizzata' la regione si piazza al quinto posto con 594 interventi, alle spalle di Campania (1.248), Lombardia (994), Lazio (727) e Calabria (620).
Redazione Pressa
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