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'Che il direttore generale dell'Ausl di Modena Massimo Annicchiarico (nella foto) sia iscritto alla massoneria può sorprendere, ma di per sè non sarebbe rilevante. Quello che è rilevante, e che potrebbe ledere il rapporto di fiducia tra la azienda sanitaria modenese e i cittadini, è il fatto che il Codice di comportamento per il personale Ausl, firmato dallo stesso Massimo Annicchiarico, preveda che i dipendenti e i direttori comunichino tempestivamente al proprio superiore gerarchico l'adesione o l'appartenenza ad associazioni o organizzazioni, anche senza fini di lucro, specificando il ruolo ricoperto'. Così il capogruppo di Forza Italia in Regione Andrea Galli alla notizia della affiliazione alla Massoneria del direttore della Ausl di Modena.
'Ora, l'iscrizione alla massoneria non è un reato e al suo interno immagino vi siano persone meritevoli, così come delinquenti - continua Galli - Detto questo mi pare una mancanza grave per un direttore generale Ausl non comunicare una notizia come questa.
Se non vi è nulla da nascondere, se davvero la massoneria si occupa solamente di organizzare convegni a carattere filosofico e culturale, mi chiedo perchè Annicchiarico non abbia informato i cittadini di questa sua adesione. Il non averlo fatto nonostante il codice interno lo preveda, ovviamente, può dare adito a sospetti anche alla luce di quanto in passato è emerso su attività e azioni quantomeno deprecabili di alcune logge massoniche. Parliamo di una azienda, l'Ausl di Modena, con 4000 dipendenti e un bilancio da 1,5 miliardi, una azienda che si occupa dell'aspetto più delicato della vita dei cittadini modenesi, la salute, e che, come tutti gli enti pubblici, è obbligata in nome della trasparenza a pubblicare i dati sensibili e patrimoniali dei propri dirigenti. E' possibile dunque tollerare questa segretezza? Il presidente della Regione Bonaccini e l'assessore regionale alla sanità Venturi erano a conoscenza di questa affiliazione?'
Redazione Pressa
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