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'Tra baby gang e incendi dolosi, Modena sta vivendo un trauma nell’ambito della sicurezza. I controlli di vicinato, i ristoratori che creano comitati per gestire la sicurezza, spacciatori arrestati in fragranza di reato anche di giorno, il cittadino modenese è sempre di più in balia di atteggiamenti delittuosi'. A parlare sono Mario Mirabelli (nella foto) e Beatrice Di Maio della segreteria Lega.
'L’apoteosi si è avuta lo scorso 22 luglio, intorno all’una di notte, in via Emilia Ovest a Modena all’incrocio con San Cataldo, dove a causa di un incendio doloso in una palazzina, almeno diciotto persone sono rimaste intossicate e portate all’ospedale per accertamenti, mentre altre due sono state trasferite ai centri ustioni di Parma e Verona, 10 le persone evacuate dopo l'incendio e i servizi sociali del Comune avrebbero contribuito a trovare loro una collocazione temporanea, in attesa del ripristino degli alloggi in cui abitavano.
Tutto sarebbe nato per questioni legate alla droga; due giovani tunisini di 21 e 29 anni si sarebbero recati nella palazzina in questione per vendicarsi di un presunto torto subito da uno dei residenti. I due avrebbero appiccato il fuoco utilizzando una tanica di benzina, ma si sarebbero ustionati gravemente mentre davano alle fiamme l’appartamento al piano terra. Il Comune di Modena ha sistemato le famiglie evacuate in altri alloggi a proprie spese; quali siano questi alloggi e a quanto ammontino tali spese; chi si farà carico dei danni provocati alla palazzina in cui è scoppiato l’incendio e quali provvedimenti l’Amministrazione Comunale intenda adottare per evitare il ripetersi di simili inaccettabili episodi.
Relativamente a questi fatti di cronaca nessuna informazione è stata fino ad oggi fornita dall’Amministrazione stessa - chiudono i due leghisti Mirabelli e De Maio - Modena è al decimo posto nelle statistiche nazionali nell’indice sulla criminalità (fonte il sole 24 ore), considerando che il sindaco Giancarlo Muzzarelli è titolare della delega alla sicurezza è ora che si assuma le proprie responsabilità e adotti un piano straordinario per sistemare le sacche di illegalità sempre più numerose (e non solo in periferia) che, contraddicendo la ritrita propaganda PD, fanno somigliare Modena, a tutt’altro che ad una città europea, come del resto indicato dallo stesso Sindaco qualche giorno fa ‘Città di media grandezza ma di grande carattere. Fulcro di 'socialità e innovazione', culla di 'relazioni e opportunità, guardando all’Europa e al mondo globalizzato'.
Redazione Pressa
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