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“Era ora che si desse il via libera all’attività di discoteche e sale da ballo, ora bisogna sia un ‘semaforo verde’ reale, non un’illusione. Se tutti i clienti devono essere muniti di Green Pass, non si capisce perché non si possa avere una capienza più alta, almeno in linea con il resto del mondo della cultura. Occorre, inoltre, considerare anche l’ampio universo dell’associazionismo e dei circoli, che svolge un ruolo sociale e ricreativo diverso rispetto alle imprese, ma che da chiusure e restrizioni ha subito lo stesso drammatico impatto”.
È quanto ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli giovedì 7 ottobre in occasione della consueta informazione al Consiglio comunale sull’andamento dell’epidemia da Covid-19.
Dopo aver ricordato l’andamento positivo, evidenziato dai dati dei contagi che continuano a calare, il sindaco si è infatti concentrato sui recenti provvedimenti del Governo: “In questa settimana c’è stata, finalmente, un’apertura sul fronte discoteche e sale da ballo”.
Il Cts ritiene che, in zona bianca, le attività delle sale da ballo si possano consentire con accesso con Green pass e una capienza massima (comprensiva del personale) pari al 35% al chiuso e al 50% all'aperto, oltre all'utilizzo della mascherina a eccezione che durante il ballo (come le attività fisiche al chiuso).
“Una percentuale di questo tipo, specie con la stagione fredda in arrivo che renderà necessario restare al chiuso, rischia di essere bassa per dare convenienza economica alle imprese del settore. Noi ribadiamo la nostra posizione, che è quella della maggior parte d’Europa: con i vaccini bisogna restituire libertà”, ha sostenuto il sindaco ricordando che a breve il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare il nuovo decreto che conterrà anche l'annunciato aumento della capienza di musei (per i quali dovrebbe cessare ogni limite tranne il distanziamento) e per cinema, teatri, sale da concerto, impianti sportivi all'aperto e al chiuso.
Redazione Pressa
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