Bilancio in equilibrio nel 2016 per l’Agenzia per la mobilità di Modena amministrata da Andrea Burzacchini. Numeri in ordine, fa notare l'agenzia, nonostante una
riduzione ormai stabile delle risorse disponibili (-4,6% rispetto al 2010), di
un calo ulteriore di 166.000 euro di fondi dalla Regione nel 2016, e di una
domanda crescente di servizi (+10% iscritti alle scuole superiori
dal 2012). In particolare si registra un risultato positivo pari a 55.000 euro. Il valore della produzione resta stabile, attestandosi sui 28.602.000 euro. I passeggeri trasportati nel 2016, dopo un aumento del 5% nel 2015, restano stabili a 13.583.000 (-0,7% rispetto al 2015).
Nel 2016 i chilometri prodotti sono 12.431.592,
in leggero aumento (+0,7%) rispetto a quelli prodotti nel 2015. LA VELOCITA' Interessante in questo contesto il dato negativo sulla velocità. In pochi anni a Modena la velocità commerciale è infatti peggiorata di 1 km/h per il servizio urbano confermando un andamento: da 19,3 km/h a 18.61 km/h in 5 anni. Il rallentamento dei mezzi pubblici, oltre ad incidere sull'attrattività del servizio, ha un costo, quantificato recentemente dall'Assessore ai trasporti della Regione Emilia Romagna Raffaele Donini in 5 milioni di euro su base regionale ogni km/h di velocità perso.
La cifra resta significativa anche se rapportata alle proporzioni del territorio modenese. Sono quindi diversi i vantaggi che si otterrebbero alzando la velocità commerciale attraverso interventi strutturali. Donini parla di 'scelte coraggiose per incentivare il trasporto pubblico e renderlo più competitivo'. “Sul territorio comunale modenese circa il 70% degli spostamenti viene effettuato mediante auto privata. Questo dato, ormai stabile da anni - sottolinea Burzacchini - è tra i più alti d'Europa, e descrive una situazione che incide negativamente sulla qualità della vita dei cittadini (inquinamento, rumore, uso dello spazio, sicurezza). Abbassare questa percentuale, a vantaggio delle modalità di spostamento sostenibili (trasporto pubblico, bicicletta, piedi) è un obiettivo non più rimandabile per l'intera comunità modenese. Diventa quindi fondamentale incentivare l'utilizzo del trasporto pubblico, e renderlo attraente, per costruire una città moderna, vivace, accessibile e capace di futuro. Fare scelte che invertano il trend di diminuzione di velocità dei bus può contribuire - in un'ottica di pianificazione globale dello sviluppo futuro del territorio come quella offerta dai PUMS - a creare un circolo virtuoso, capace di generare valore aggiunto per l’intero territorio”.