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'230 ospiti: oggi per il ventesimo anno consecutivo si rinnova l'appuntamento con Natale Insieme. La Rotonda apre la sua galleria per ospitare il pranzo solidale con gli anziani e le persone sole della nostra città'. E' andato in scena anche quest'anno il tradizionale pranzo di solidarietà alla Rotonda che ovviamente ha pubblicizzato l'iniziativa in tutti i modi. C'erano tutti i dirigenti Conad e anche le istituzioni con il grembiulino di rito a marchio Conad: Bonaccini, Muzzarelli, Maletti, Urbelli, Rando di Libera... Tutti presenti, col vescovo Castellucci a benedire, per una lodevole iniziativa benefica.
'Noi il Natale lo passiamo con chi ha bisogno di compagnia. Insieme al sindaco Muzzarelli, al vescovo Castellucci, alla presidente Perazzelli e i volontari della Croce Blu di Modena, presso il Conad “La Rotonda”, che da vent’anni ospita ed organizza il pranzo per gli anziani soli' - scrive Bonaccini.
Tutto bello. Ricordiamo però che lo stesso centro commerciale La Rotonda ha costretto quest'anno alla chiusura (temporanea, ora sta cercando di resistere) l'edicolante che da anni lavora all'esterno del Centro commerciale decidendo di vendere all'interno del Centro riviste e giornali.
La storia di Domenico Dimaiolo è nota, ma nessuno oggi, durante il pranzo di beneficenza a marchio Conad, l'ha ricordata. L'edicola della Rotonda Domenico Di Maiolo l'aveva acquistata nel 2007 a un prezzo di 250mila euro. A gennaio di quest'anno ha rinnovato il contratto di affitto delle mura di proprietà di Conad per un valore di 915 euro al mese. Bene, ma a gennaio contemporaneamente la direzione dell'Iperconad La Rotonda ha deciso di inserire giornali e riviste nella offerta commerciale interna. Risultato: il volume di affari per Di Maiolo si è ridotto drasticamente passando da oltre 40mila euro mensili a 28mila euro.
In pochi mesi l'equilibrio economico per il titolare dell'edicola è saltato e si è ritrovato a far fronte a un debito di 16mila euro con il fornitore che il 19 ottobre ha deciso di sospendere la consegna di quotidiani e riviste.
Di Maiolo ha quindi chiuso le serrande. Per poi riaprirle, aiutato da alcuni colleghi edicolanti, ma la situazione resta disperata. Ricordiamo che Domenico, che da anni lavora 14 ore al giorno nella sua edicola 360 giorni all'anno, ha un figlio invalido che quest'anno con la maggiore età non pecepisce più l'accompagnamento ma l'invalidità, il che significa, economicamente, un dimezzamento del sussidio.
Leo