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A fine 2016 erano ufficialmente 1036 i richiedenti asilo inseriti nei programmi di accoglienza coordinati dalla Prefettura e gestiti dalle cooperative (principalmente Caleidos). Poi, per il 2017, le previsioni, contenute anche nel nuovo bando per la gestione dell'accoglienza, parlavano di 1560. Quel bando, per la gestione del servizio dal 1° marzo al 31 dicembre 2017, non è mai stato affidato. Per verifiche, integrazioni di documenti richieste ai soggetti candidati e per altri aspetti di tipo procedurale. E così, per i mesi trascorsi fino ad oggi, la Prefettura ha proceduto a suon di deroghe affidando all'uno o all'altro soggetto già attivo nei mesi precedenti gli stranieri che gradualmente venivano dirottati da Bologna alla provincia di Modena. Oggi la conferma dalla Prefettura che le previsioni andranno riviste perchè l'incremento degli sbarchi porterà, come conseguenza l'arrivo, nalla sola provincia di Modena, di 500 stranieri in più.
Che porterà anche in un comune come Finale Emilia, l'unico tra i 9 dell'area nord ad essersi opposto (inutilmente), all'arrivo dei profughi, la quota inizialmente prevista in 29 unità, a 51. Senza possibilità di dire no.
Ed è così che l'unica possibilità per il Prefetto è di dare il nuovo dato fornito per Modena (calcolato su una partizione che avverrà non più sulla base della quota di 2,5 richiedenti asilo ogni mille abitanti, bensì di quella limite del 3 per mille). Oltre la quale la legge impedirebbe di andare. Che presa riferimento una popolazione provinciale intorno ai 750.000 abitanti fornirebbe una quota intorno ai 2100 migranti. Numero limite, appunto. Che le previsioni non avevano nemmeno lontanamente previsto.
E' chiaro che i prossimi 500 richiedenti asilo saranno dirottati prevalentemente nelle aree dove ancora non erano presenti o dove la percentuale non ha ancora raggiunto la proporzione del 2,5 per mille.
I comuni del cratere sismico che fino al dicembre scorso erano formalmente esentati per motivazioni appunto legate all'emergenza terremoto, dovranno farsi carico di un numero maggiore dei circa 230 previsti inizialmente. 'Il fatto che Finale Emilia sia l'unico comune che non si è reso disponibile ad ospitare richiedenti asilo sul proprio territorio, non significa che là non ne arriveranno' -ha chiarito il Prefetto. In pratica, non c'è possibilità di scelta. Il prendere o lasciare qui non è contemplato. In una gerarchia di potere dove anche la stessa Prefettura di Modena applica delle direttive e degli 'ordini' impartiti dalla Prefettura di Bologna. Senza se e senza ma.
Redazione Pressa
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