Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Il frutto della decennale mancata pulizia dell'alveo del fiume Secchia, che rimane tale nel tratto a nord della provincia, offre una immagine preoccupante. Quelle che più volte anche La Pressa ha documentato e che oggi sono confermate, con alcuni aspetti davvero preoccupanti, dai consiglieri comunali della lista San Prospero per il cambiamento Fontana e Sgarbi. Le immagini del loro sopralluogo all'altezza del Ponte di San Martino, parlano da sole. Un vero e proprio bosco con alberi di alto fusto copre il greto e gli argini, superando in altezza anche i ponti. Immersi in isole di fango e detriti che hanno alzato via via l'alveo, alzando il livello dell'acqua del fiume anche in periodi estivi ben al di sopra del piano campagna.
Tronchi di alberi trasportati dalle recenti piene incastrati tra altri, destinati a creare altri problemi in caso di piena.
Ma ciò che offre la cifra e la portata dell'incuria e della mancata manutenzione è un tratto di argine interno letteralmente franato all'interno. All'altezza del riferimento Aipo 157. Un ammasso di terra e fango che va ad aggiungersi a quelli già presenti sul fondo, accumulati in anni di mancata pulizia.
Da qui la lettera aperta che i consiglieri di opposizione hanno inviato alla dirigenza Aipo, al sindaco di San Prospero, al presidente ed ai consiglieri dell'Unione dei Comuni modenesi Area Nord. Per sollecitare specifici interventi e per supplire ai ritardi e ai mancati interventi promessi. 'Dopo le recenti piene era stato assicurato, da parte delle autorità, la predisposizione di interventi di pulizia e di manutenzione che non abbiamo ancora visto e che si spera siano stati programmati prima della stagione autunnale e anche alla luce delle mutate emergenze atmosferiche che negli ultimi anni hanno esposto il nostro territorio a disagi e rischi continui di esondazioni, di chiusura dei ponti. Chiediamo che il problema sia affrontato anche in sede di Unione dei Comuni area nord visto che il problema delle piene riguarda gran parte del territorio di questo territorio'
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>