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'La richiesta sollecitata da Modena di elevare la questura di Modena in fascia A, non è tardiva, non siamo a una gara a chi arriva prima e non è una lotteria. Ci sono tante realtà nazionali con le stesse criticità di cui soffre la nostra città e la mozione che abbiamo presentato vuole rappresentare quelle di Modena affinché, dopo il mancato riconoscimento dell'elevazione alcuni mesi fa, il passaggio di livello possa essere riconosciuto'.
Lo dichiara Antonio Carpentieri, capogruppo consiliare e responsabile sicurezza del PD, interpellato sul perché Modena non ha ancora ottenuto il riconoscimento ed il contenuto dell'Ordine del Giorno presentato dai gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Verdi e Modena civica) e integrata con due emendamenti proposti da Antonio Baldini (Lega Modena), è stata è stata approvata col voto a favore della maggioranza e del Movimento 5 stelle.
Astenuti Lega Modena, Forza Italia e Fratelli d’Italia - Popolo della famiglia.
Gli emendamenti approvati contengono, appunto, la richiesta di inserire Modena nelle questure di particolare rilevanza, dalle quali ora è esclusa, e di trasmettere il documento anche al Ministro dell’Interno e al Presidente del Consiglio.
Presentato dal capogruppo Pd Antonio Carpentieri, il documento ricorda che le norme che stabiliscono per la Questura di Modena un organico di circa 350 unità risalgono al 1989 e sono, quindi, molto datate: “Nel frattempo, infatti, la popolazione provinciale è passata da circa 598 mila a oltre 700 mila abitanti e i cittadini stranieri regolari, che allora erano una presenza irrilevante, sono oggi circa centomila e richiedono un impegno ingente di risorse umane solo per curare gli aspetti burocratici legati ai documenti e ai permessi di soggiorno”.
Il documento mette anche in evidenza che negli anni sono aumentati i compiti attribuiti alla Questura e le esigenze di sicurezza dei cittadini a causa dei fenomeni di criminalità, anche organizzata, che hanno toccato il territorio modenese. Di conseguenza, è aumentata anche l’esigenza di un maggior controllo e vigilanza del territorio, “cioè l’esigenza di accentuare la prevenzione generale che deve essere svolta dall’autorità di pubblica sicurezza”.
Sul tema, sempre dal gruppo PD, Enza Carriero ha affermato che è inopportuno utilizzare la mozione per finalità politiche, mentre sarebbe meglio prendere atto che “la pianta organica della Questura risale al 1989, oggi la società è mutata e servono risorse per garantire una sicurezza che tenga conto dell’evoluzione del territorio e delle nuove esigenze sociali ed economiche”. Vittorio Reggiani ha precisato che “troppo spesso si punta il dito contro gli stranieri, così come sessant’anni fa si faceva con le persone arrivate dal Sud Italia”. Il consigliere si è speso a favore dell’accoglienza, “che genera riconoscenza, senso di appartenenza e inclusione”.
Redazione Pressa
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