Lui era convinto del contrario. Ovvero che il codice deontologico dovesse essere onorato curando i pazienti in scienza e coscienza, utilizzando le cure a disposizione, e sicuramente non abbandonando i propri pazienti alle indicazioni, diventate di fatto un diktat, relative a tachipirina e alla vigile attesa.
Centinaia di testimonianze di pazienti che descrivevano come il dottor Milani, da medico di base, si fosse preso cura anche coloro che di fatto abbandonati dai propri dottori erano rimasti senza assistenza. Già sospeso dall’Ausl perché non vaccinato contro la Sars-Cov 2, Milani era stato sottoposto, con i suoi legali, a un’audizione presso l’Ordine dei medici di Bologna. Poi il provvedimento a suo carico: radiazione dall'albo e l'accusa di esercizio abusivo della professione.
Nel pieno della bufera su di lui, incontrammo il dottor Milani in un evento ristretto tenuto a Modena, all'aperto. La normativa non consentiva ancora gli assembramenti. Riproponiamo il video delle risposte alle nostre domande con le quali lanciò un appello ai medici che intendevano curare i propri pazienti di uscire allo scoperto e di non lasciare isolata la sua battaglia.