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Rinvio a giudizio per il professore Luca Richeldi, primario di pneumologia del Policlinico Gemelli, accusato di violenza sessuale ai danni di una paziente. Lo ha deciso il Gup di Roma. Dopo il no al patteggiamento, il giudice ha reso noto, in apertura di udienza, anche la decisione del Presidente del Tribunale che ha respinto la richiesta al Gup, non una ricusazione vera e propria ma un 'invito', di astenersi dal giudizio, avanzata dai difensori del medico. Il processo è stato fissato per il prossimo 3 giugno.
'Mi pare si sia deciso di dare a questa vicenda per via mediatica - ha detto l'avvocato Carlo Bonzano, difensore di Richeldi - una dimensione diversa da quella che le è propria sul piano giudiziario.
Non a caso, molti dimenticano che la richiesta di patteggiamento aveva trovato la piena condivisione da parte della Procura, che aveva manifestato incondizionato consenso, peraltro per il tramite di magistrati diversi, i quali hanno tutti espressamente condiviso la congruità della proposta: evidentemente essa non era così stravagante come molti si affannano ad affermare'.
Lo scorso 25 settembre la difesa di Richeldi, affidata anche all'avvocatessa Ilaria Barsanti, aveva presentato una richiesta di patteggiamento - oggi bocciata - a 11 mesi e 10 giorni, con sospensione della pena, alla quale la Procura aveva dato parere favorevole, dopo che a luglio il Gup aveva respinto una prima proposta di patteggiamento a 10 mesi e 20 giorni riconvertita in pena pecuniaria di 49mila euro. La legale della paziente, avvocatessa Ilenia Guerrieri, aveva definito 'non congrua' la richiesta della difesa del primario. 'Da Richeldi non sono mai arrivate le scuse.
Non vogliamo soldi, ma ci opponiamo a questa proposta di patteggiamento perché non è congrua. I difensori hanno anche chiesto il riconoscimento delle attenuanti generiche', aveva sottolineato Guerrieri.
La vicenda denunciata dalla paziente del luminare, risale all'inizio del 2022, quando il procedimento venne avviato da piazzale Clodio. Secondo l'accusa, Richeldi avrebbe molestato la donna al termine di una visita nel suo studio presso il Gemelli. Nei confronti dello pneumologo, i pm contestano la violenza sessuale aggravata per avere agito 'con abuso di relazione di prestazione d'opera, posto che la vittima si era recata a visita dal suo medico di fiducia', evidenzia il capo di imputazione. La difesa di Richedi aveva sminuito quanto accaduto definendolo 'poco più di un tentativo di bacio'. Ma per la donna che ha denunciato il primario del Gemelli, 'cercare di sminuire i fatti è mortificante, una violenza nella violenza, e comunque anche un solo bacio senza consenso, frutto di aggressione da parte del tuo medico di fiducia, è violenza sessuale'.
Redazione Pressa
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