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Questa mattina, attraverso la piattaforma e le funzionalità di Google suite, gli studenti delle scuole Medie Marconi Modena sperimenteranno le lezioni da casa, con i loro docenti collegati in video-chat. Istruzioni chiare, dirette, recapitate su PC di genitori, chat whatsapp e smartphone dei ragazzi, quelle arrivate negli ultimi giorni. Per indicare come funziona il sistema. Una paginetta e qualche icona, più facile da capire dai ragazzi che dai loro genitori. Istruzioni confermate nel momento in cui, per all'ultimo momento, è stata decisa la proproga della chiusura per un altra settimana. Istruzioni apparentemente semplici. A prova, forse, anche di quelli che.....ma io non il computer adatto....ma io non ho il computer...ma io non la linea internet veloce. Perché le lezioni possono essere seguite anche su smartphone, sullo stesso strumento e la stessa linea che sta accompagnando le giornate degli stessi ragazzi a casa da scuola.
Per molti la sfida sarà mantenere collegati ed attenti dodicenni seduti sul divano e tentati dalla vicina tv o dagli svaghi della loro stanza. Si vedrà. Si tratta comunque di funzionalità ed opportunità importanti che la tecnologia offre, e che l'emergenza Coronavirus ed il suo impatto sulla quotidianità hanno accellerato nella loro diffusione utile oltre allo svagi. Che, certo, non sostituiranno mai le caratteristiche ed il valore di una lezione nelle aule, ma aiutano sicuramente ad allenare, più che i ragazzi forse i genitori ed i docenti a stili di vita e modelli di organizzazione sociale, nonché di mobilità, diversi.
Quelli che per forza di cose si sono espressi anche nel traffico, nell'uso, o meglio nel non uso, dei servizi pubblici, forse nella riscoperta di una passeggiata in un parco o in centro. Contando i passi, anche nella loro traduzione in app dedicate.
Ma comunque passi. O pedalate. Che riportano ad una dimensione umana, certamente più fisica. E se mettiamo che questo deciso crollo negli spostamenti (che lo ricordiamo incide solo per meno della metà nella produzione di polveri ma è notevole soprattutto nei pressi dei centri scolastici all'entrata e all'uscita dei ragazzi), è stato accompagnato da qualche folata di vento, qualche nuvola e qualche goccia di più, ecco che anche l'aria che respiriamo, ad oltre un metro di distanza che ci divide, tecnicamente, da un potenziale contagio, ne ha giovato. Da Fiorano a Carpi, da Gavello di Mirandola a Sassuolo le quantità di PM 10 e di inquinanti si sono riportare abbondantemente al di sotto della soglia consentita dei 50 microgammi al metro cubo. Anche nella centralina di Via Giardini, dove i valori sono da sempre i più critici della provincia e dove già si sono superate le giornate limite consentite dall'Europa per gli sforamenti, e dove nei giorni scorsi il picco raggiunto, al pari di quallo della centralina di via Remesina a Carpi, è stato di 43
Effetti collaterali dell'effetto Coronavirus che tra i tanti negativi possono rendere migliore anche piccoli aspetti della nostra, obbligata e cambiata quotidianità
Gi.Ga.