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E' bastata una giornata di controlli specifici orientati al controllo di comportamenti scorretti e pericolosi per la sicurezza dei minori trasportati in auto, per contestare a 20 automobisti altrettanti violazioni al codice della strada. Cinture slacciate, o mancato corretto posizionamento e ancoraggio dei seggiolini sono solo alcuni dei più diffusi comportamenti scorretti, capaci di provocare una tragedia in caso anche di piccoli incidenti. I dati forniti dall'Istat sono dramattici e per il 2017 parlano di 25 minori nella fascia di età compresa tra i 0 ed i 14 anni morti a seguito di incidenti stradali e 8.396 feriti. E' chiaro che la riduzione di questi numeri è e deve essere priorità assoluta. Quella confermata dalla Polizia di Stato che in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero della Salute e le società ed associazioni scientifiche pediatriche (SIP, SIMEUP, SIPPS, ACP), ha promosso la campagna 'Bimbi in auto'.
Nell'ambito della quale sono stati messi in campo i controlli di ieri i cui risultati (20 automobilisti sanzionati per inosservanza della regola sulla ritenzione), hanno confermato che il problema c'è.
L’iniziativa è diretta a sensibilizzare il mondo degli adulti sulla necessità di assicurare sempre e correttamente i bambini ad idonei sistemi di ritenuta durante gli spostamenti, anche se di breve durata, avendo particolare riguardo alla omologazione ed alla tipologia degli stessi.
La sicurezza stradale in Italia, come in altri Paesi, rappresenta un problema di ampie dimensioni, e con conseguenza enormi non solo sul piano sociale ma anche di salute pubblica e, conseguentemente, di spesa pubblica
In questa ottica il Ministero della Salute attraverso il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP), adottato per il quadriennio 2014-2018, intende promuovere la salute tramite l’individuazione di 10 macro obiettivi comuni prioritari, tra i quali vi è quello di prevenire gli incidenti stradali e ridurre la gravità dei loro esiti.
Si stima che nei Paesi ad economie avanzate i costi degli incidenti stradali ammontino tra 1 e 3% del Prodotto Interno Lordo.
Redazione Pressa
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