Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Mancano pochi giorni a Capodanno e scatta l'allarme feste abusive. I gestori di discoteche emiliano-romagnole sono già sul piede di guerra per la concorrenza sleale che rischia di danneggiarli.
'Manca ormai pochissimo al capodanno, la serata clou per discoteche e locali da ballo, una serata di vitale importanza per fare quadrare i conti dell'anno grazie ad affluenze considerevoli in tutti i locali dell'Emilia Romagna. Ciò però diventa impossibile- dice Gianni Indino, presidente del Silb-Fipe Confcommercio dell'Emilia Romagna- nel momento in cui gli allarmi e i gridi di dolore del comparto che giungono da ogni parte della nostra Regione, da Piacenza a Ferrara, a Modena a Rimini, vengono ignorati'.
Il problema per i gestori dei locali 'è uno solo: il proliferare di serate con ballo abusivo che si stanno preparando ad essere vissute tra l'indifferenza generale'.
'Avevamo fatto molto affidamento- afferma ancora Indino- sul decreto anti-rave party del ministro Piantedosi, che detta i principi affinché le manifestazioni possano essere effettuate in piena regola, con licenze e norme di settore, ma ancora non si sa se verrà convertito in legge'.
Intanto, 'sembra che nessuno abbia voglia di verificare che tutte le condizioni di sicurezza, igiene e legalità siano rispettate in queste feste abusive che nascono come funghi. I social sono stracolmi di annunci che promuovono party e feste di capodanno: decine, anzi centinaia su tutto il territorio dell'Emilia Romagna'. Nel mirino, elenca l'associazione di categoria dei locali, di 'cenoni con ballo in ristoranti disponibili, pub e locali serali con dj-set fino al mattino, ville, dimore storiche, capannoni industriali diventano location improvvisate per cene a cui si unisce il ballo offerto anche con possibilità di free drink senza limite o controllo.
Una situazione non più tollerabile per chi fa questo di mestiere sottostando a tutte le normative del caso', sottolinea Indino.
'Il mio invito, la mia supplica ormai, è che chi ha il compito di verificare la regolarità di queste serate intervenga e lo faccia immediatamente. Non vorrei che i più dimenticassero che la crisi dei nostri locali comincia laddove inizia l'abusivismo generalizzato di personaggi scaltri che lucrano anche sulla sicurezza dei ragazzi. La mia- chiarisce il rappresentante dei gestori- è una preoccupazione non solo di natura economica, anche se molto importante per tutto il nostro comparto, ma anche di legittimità e legalità, di igiene e sicurezza per i ragazzi. Ecco perché ribadisco e chiedo a gran voce l'intervento di chi ha il compito di vigilare, controllare e verificare che tutto proceda tenendo a mente che il nostro paese non si può più permettere di trascurare il nostro settore e dunque i nostri appelli di contrasto all'abusivismo. I tempi per poter stroncare lo sviluppo di queste serate ci sono, ma bisogna intervenire immediatamente intimando lo stop a tutti questi progetti'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>