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29 mila euro all’università di Modena e Reggio Emilia per finanziare la ricerca sulla lotta alla cimice asiatica. L’iniziativa è della Ciimla (Cassa integrativa indennità malattia lavoratori agricoli), ente bilaterale costituito dalle organizzazioni cooperative, professionali e sindacali del mondo agricolo, che ha deciso di effettuare una donazione al Dipartimento Scienze della Vita dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
L’assegno è stato consegnato questa mattina in un convegno organizzato per fare il punto sulla ricerca e le tecniche di difesa dalla cimice asiatica. Soprannominata dagli esperti come un vero e proprio autostoppista, capace di migrare da una nazione all'altra, da un continente all'altro con i mezzi nei quali trova rifugio. Dalle auto ai camion, dai container ai vestiti. Durante il suo letargo. Adattandosi ai luoghi e proliferando velocemente nei luoghi in cui arriva. E cibandosi di una grande quantità di elementi, preferendo la frutta.
Praticamente tutta la frutta. Che nell'enorme frutteto nazionale rappresentato dalle migliaia di aziende del comparto dell'ortofrutta emiliano-romagnolo e modenese significa, semplicemente, disastro.
Sono circa 300 le piante identificate come predilette per la cimice. Con danni enormi sia in fase nella produzione che nella post produzione, a mele, pere, ma anche kiwi (in questo caso il frutto risulterà conservato all'esterno e marcio all'interno),
'L’invasione di questa insetto alieno sta causando un forte decremento nel numero di giornate di lavoro denunciate dalle aziende agricole modenesi' – ha spiegato la presidente di Ciimla e direttore di Confagricoltura Modena Maria Luisa Caselli 'Nei quattro trimestri 2018 erano state denunciate 459.213 giornate; nei primi tre trimestri 2019 sono state 425.053, con un differenza negativa di 34.160 giornate (-7,44%). Il quarto trimestre è in via di elaborazione, ma non incide sul numero finale perché in ottobre, novembre e dicembre non ci sono attività agricole che richiedono ingente impiego di manodopera.
Il calo delle giornate di lavoro significa minore occupazione, minore capacità produttiva, minore indotto diretto e indiretto'.
Presenti al convegno nazionale l’entomologa Lara Maistrello (docente UniMoRe che studia la cimice da anni), il biologo svizzero Tim Haye (uno dei massimi esperti mondiali nella lotta alla cimice asiatica), Gianfranco Anfora (Fondazione Edmund Mach), Luca Casoli (direttore Consorzio fitosanitario Modena) e Stefano Boncompagni (responsabile Servizio fitosanitario Regione Emilia-Romagna).
'Modena e l’Emilia-Romagna sono in prima fila in Italia nella lotta alla cimice asiatica, qui abbiamo già fatto tanta ricerca – ha affemato Laura Maistrello - Con la donazione della Ciimla l’Università di Modena e Reggio Emilia sarà in grado di pagare per un anno un giovane ricercatore che lavorerà nei nostri laboratori e inviare una giovane ricercatrice, che già collabora con noi, in un centro in Romania specializzato nello studio della vespa samurai, un antagonista naturale della cimice asiatica'.
E dopo anni di ricerche che hanno dimostrato non solo origine, diffusione, caratteristiche, punti di forza e debolezza dell'insetto ma anche la resistenza dello stesso alle tradizionali forme di lotta integrata o di uso di pesticidi, la soluzione individuata, e confermata anche dall'esperto di fama mondiale Tum Heye è, appunto, quella naturale, legata all'utilizzo dell'antagonista naturale, la vespa Samurai. Il punto che per il suo utilizzo è necessario il via libera del ministero dell'ambiente, che ancora deve arrivare.