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SEMI DI MARIJUANA: DOMANDE E RISPOSTE
Da qualche anno a questa parte in Italia è sempre più diffusa la pratica di coltivare qualche piantina di marijuana in casa. I semi sono facilmente acquistabili sia nei negozi fisici, nei growshop e in vari shop online, che offrono un'ampia scelta di semi autofiorenti.
Il dubbio che viene a molte persone che si vogliono dedicare a questa attività sono legati alla legalità: nel 19 Dicembre 2019 la Corte di Cassazione si è espressa a sezioni unite dichiarando che non sussiste alcun reato nel momento in cui la coltivazione avviene a uso personale e in forma domestica. Quindi se si coltivano poche piantine ed è dimostrabile che l'uso è prettamente personale, è possibile piantare i semi di marijuana.
L'altro dubbio che viene a chi vuole coltivare la sua piantina riguarda la fattibilità: ci si chiede spesso se è difficile o se è alla portata di tutti.
Sul mercato esistono una grande quantità di semi e di tipi di coltivazioni, chiunque può trovare il seme alla sua portata.
UN SEME PER OGNI ESIGENZA
Esistono infatti diverse tipologie di semi, per soddisfare ogni richiesta. Chi si appresta a coltivare la sua piantina di marijuana deve fare attenzione alle condizioni ambientali che ha nella sua casa e deve capire qual è il gusto o l'effetto che vuole ottenere. Quando ci sono le risposte a queste domande, si può passare alla scelta dei semi più adatti.
La canapa è una pianta dioica, cioè può essere maschio o femmina: il suo sesso viene identificato osservando il tipo di fiore. La pianta femminile, una volta che è stata fecondata, inizia la produzione dei semi.
I semi di marijuana in commercio sono principalmente tre: regolari, autofiorenti e femminizzati. I primi sono semi che possono produrre piante maschio o femmina, con una percentuale indefinibile.
Sono semi stagionali e possono essere coltivati in particolari condizioni ambientali di clima e luce. Anche i semi autofiorenti possono produrre piante sia maschio sia femmina ma non hanno una stagionalità. Possono quindi essere coltivati in qualsiasi condizione ambientale in un tempo che va dai due ai tre mesi, a seconda delle varietà.
I semi femminizzati invece sono stati selezionati al fine di produrre solo piante femmine. Questi ultimi danno vita a piante stagionali, quindi soggette al fotoperiodo in cui vengono piantati.
Questi semi si possono anche mescolare tra loro e si ottengono delle varietà ibride come per esempio i semi autofiorenti femminizzati, che sono quindi un mix tra le caratteristiche dei due semi: producono delle piante femmine autofiorenti che crescono in un periodo di due o tre mesi.
SATIVA, INDICA E RUDERALIS: GLI IBRIDI
Le varietà di semi regolari, autofiorenti o femminizzati che si trovano in commercio sono tantissime poiché sono quasi tutti frutto di incroci tra tre diverse varietà di marijuana: Sativa, Indica e Ruderalis. La prima raggiunge altezze piuttosto elevate, ha dei tempi di fioritura piuttosto lunghi e contiene elevate quantità di THC. L'Indica non supera i 1,2-1,5 metri di altezza, così da essere la scelta ideale per chi ha problemi di spazio. Il suo tempo medio di fioritura è di 6-8 settimane, così da soddisfare chi cerca una varietà dalla crescita veloce. Inoltre ha un contenuto moderato di THC e una concentrazione elevata di CBD. La Ruderalis infine offre un'alta resilienza e un ciclo di fioritura indipendente dalla variazione delle ore di luce a cui viene sottoposta. Ha una dimensione molto ridotta, motivo per il quale è quella dalla resa produttiva più bassa. E' quella che ha il livello più basso di THC e di CBD.
Quasi tutti i semi che si trovano oggi sul mercato sono ibridi tra queste tre varietà, combinando e mescolando le caratteristiche tra loro. E' possibile creare quindi per esempio varietà a predominanza Sativa con la crescita accellerata dell'Indica. Le possibilità sono infinite e sono descritte caso per caso, a seconda della composizione genetica di ogni singolo ibrido. Generalmente i semi che si trovano in commercio portano una descrizione delle caratteristiche della pianta che crescerà, così il coltivatore si potrà orientare verso ciò di cui ha bisogno.
PIANTARE E COLTIVARE UN SEME
Una volta che si scelgono i semi, bisogna cimentarsi nella loro coltivazione. Non è una pianta difficile da coltivare, ma come ogni pianta ha bisogno di quattro elementi fondamentali: luce, acqua, sostanze nutritive e aria fresca. Le condizioni di coltivazione dipendono dal tipo di seme che si sceglie, ma generalmente la marijuana è una pianta che necessita di molta luce e di tanta acqua con il pH adatto al tipo di seme. Fortunatamente è una pianta molto resistente e riesce a sopravvivere in climi caldi o freddi, ma se non curata attentamente può ammalarsi o morire. La temperatura ideale per la sua crescita è di 27°: al chiuso è facile raggiungere questa temperatura grazie a piccoli sistemi di aria condizionata. Se si decide di coltivare le piantine all'aperto, bisogna fare attenzione a piantare i semi nel periodo ottimale alla loro crescita. Come tutti gli esseri viventi la marijuana ha bisogno delle sue sostanze nutritive per crescere: un buon mix di terreno friabile ricco di compost, organismi viventi, vitamine e minerali è l'ideale per crescere una pianta sana e robusta. Infine come tutte le piante la marijuana ha bisogno di un ricircolo di aria fresca: all'aperto non è un problema, ma al chiuso bisogna fare attenzione ad arieggiarla anche ricorrendo a piccole ventole. Chi ha la necessità di coltivare le piantine al chiuso, deve quindi organizzare un ambiente che in linea di massima abbia queste caratteristiche: una temperatura ottimale costante, dei buoni livelli di umidità, un buon ricircolo d'aria e un sistema di illuminazione sufficiente.
Coltivare i semi di marijuana è quindi un'attività alla portata di tutti, completamente legale, come detto anche dalla sentenza della Corte di Cassazione e le possibilità sono svariate e la soddisfazione di utilizzare una piantina auto-coltivata sarà sicuramente notevole.