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Comunità ucraina: 'L'attacco all'evento con Yuri Previtali ipocrita e indegno'

Comunità ucraina: 'L'attacco all'evento con Yuri Previtali ipocrita e indegno'

L'intervento a La Pressa di Olena Kim, portavoce della comunità ucraina, che interviene sul dibattito generato dal previsto incontro (ora sospeso dopo le polemiche), con il combattente italiano in Ucraina alla Polisportiva Sacca. Una risposta indiretta al Movimento Indipendenza e a Rifondazione Comunista


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Negli ultimi anni, l’Italia ha assistito al sorgere di un curioso fenomeno: associazioni 'culturali' come Emilia-Romagna-Russia, il Coordinamento contro la guerra e alcuni gruppi comunisti si distinguono per replicare in modo sorprendentemente accurato le tecniche e la retorica della propaganda russa. Questi gruppi formano un’accoppiata ideologicamente improbabile tra nostalgici monarchici e veterocomunisti, uniti da un’ammirevole abilità nel diffondere disinformazione, narrazioni filorusse e critiche infondate al supporto occidentale all’Ucraina.Il loro modus operandi è una copia carbone di quello adottato dalla Federazione Russa: dividere l’opinione pubblica con slogan di un pacifismo a comando come “la guerra non è la soluzione” o “stop alle armi”. Parole che sembrano dolci e rassicuranti, ma che nascondono una simpatia neanche troppo velata per l’aggressore. Curiosamente, dimenticano sempre chi ha annesso la Crimea, chi ha trasformato il Donbass in un teatro di sangue, e chi, il 24 febbraio 2022, ha brutalmente invaso uno Stato sovrano, continuando a mietere vittime ogni singolo giorno.Ovviamente, come la Russia, questi gruppi non tollerano alcuna voce dissonante: chiunque osi sfidare le loro narrazioni viene subito etichettato come 'traditore' o 'nemico della pace'. Non sorprende, quindi, che abbiano colto l’occasione per lanciarsi in una campagna diffamatoria contro chi osa organizzare eventi che contraddicono la loro “verità”.

Lo vediamo con l’incontro con Yuri Previtali: email a raffica, articoli pieni di indignazione costruita su misura e un pressing degno di miglior causa per cancellare qualunque iniziativa che non si allinei al loro copione.
Non hanno ancora digerito la rimozione dei loro cartelloni da parte del sindaco di Modena. Il loro pacifismo selettivo e il gusto per la disinformazione continuano a sorprendere, ma ormai di sorprendente hanno solo l’insistenza con cui perpetuano questa commedia dell’assurdo.
E qui arriva il colpo di genio: accusano di “propaganda bellicista” chi cerca di dare voce ai testimoni diretti del dramma ucraino, mentre continuano imperterriti a promuovere eventi “culturali” con contenuti grondanti disinformazione russa. Film targati Russia Today, per esempio – quel canale sanzionato dall’UE per il suo impegno esemplare nel vendere propaganda – vanno benissimo, vero? Parlano di libertà di parola, ma tentano di silenziare chi da oltre 11 anni subisce il peso di una guerra che negli ultimi tre ha portato anche i bombardamenti quotidiani dell’amica “ruzzia”.Ah, e il loro “pacifismo”? Un abito da sera che sfoggiano quando conviene. Fingono di cercare la pace, ma minimizzano Bucha, Mariupol e tutte le altre atrocità documentate. Non è questione di principio, né di morale: è una farsa.
Una farsa mascherata da “etica” e confezionata per pura convenienza.Non c’è nulla di più ridicolo che assistere alla loro indignazione selettiva, alla loro incoerenza e alle loro contraddizioni. L’attacco contro questo evento dimostra non solo la loro ipocrisia, ma la loro assoluta mancanza di dignità.
Parlano di libertà di espressione, ma il loro unico obiettivo è ridurre al silenzio chi racconta le sofferenze di una nazione intera. Ridicoli e spregevoli, a dir poco.Olena Kim, portavoce e comunità Ucraina Modena
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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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