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Si conferma, anche nell’ultima settimana, in provincia di Modena l’inversione di tendenza già registrata nella settimana precedente, con un calo del numero di nuovi casi e della percentuale di positività, seppure con una curva più lenta rispetto alla prima ondata. Continua il trend in calo del numero dei degenti giornalieri, soprattutto nei reparti per acuti ma anche in quelli di terapia intensiva, anche se negli ultimi due giorni si è verificato un leggero aumento degli ospedalizzati. La pressione sulle strutture sanitarie della provincia rimane dunque pressoché costante.
Nei due ospedali modenesi coerentemente con le esigenze di ricovero di pazienti covid positivi, sono attivi oltre 270 posti. Aree dedicate al covid sono presenti anche negli ospedali dell’Azienda USL a Vignola, Pavullo, Carpi e Mirandola e all’Ospedale di Sassuolo, per un totale di 165 posti, leggermente ridotti in relazione alla diminuzione dei pazienti – rispetto ai 189 della scorsa settimana – per fare spazio all’attività no-covid.
Attivata inoltre la collaborazione con l’ospedalità privata per poter fornire ulteriori prestazioni chirurgiche e anche posti letto aggiuntivi covid e non covid.
Per quanto riguarda il potenziamento delle strutture per l’accoglienza di pazienti post-acuti che non necessitano di cure ospedaliere sono state adottate le seguenti misure. Ospedali di comunità: a Novi di Modena (distretto di Carpi) con 15 Posti letto per pazienti Covid+ post-acuti, struttura creata appositamente per gestire pazienti covid; riconversione dell’OsCo di Fanano in strutture Covid+ (15 posti letto); apertura ex novo, il 23/11/2020, di un OsCo a Soliera con 21 posti letto dedicati a pazienti Covid. Stante il pesante carico di dimessi no covid ancora presente, si è ritenuto di mantenere nella configurazione no covid l’OsCo di Castelfranco Emilia con 19 letti.
In aggiunta a queste strutture, sono stati predisposti dei posti letto presso l’Hotel Tiby e l’Hotel Concordia (quest’ultimo attualmente non utilizzato) per l’accoglienza dei pazienti Covid che non hanno la possibilità di mantenere l’isolamento domiciliare presso le loro abitazioni. Tale soluzione è da ritenersi valida sia per i casi provenienti dal territorio, sia per quelli in dimissione dall’Ospedale. A livello distrettuale sono stati inoltre potenziati i servizi domiciliari con il compito di sostenere e integrare il lavoro dei medici di medicina generale; in particolare sono state attivate le Centrali Operative Distrettuali per un maggior coordinamento delle azioni in integrazione con Medici, Pediatri, USCA e guardia medica.
Tamponi
Considerando il totale dei tamponi molecolari refertati da inizio epidemia sino al 29 gennaio (compresi i tamponi di controllo per accertare la guarigione) sono stati eseguiti circa 382mila tamponi. Il totale di positivi segnalati a livello regionale, al 1 febbraio (ultimo dato disponibile), per la provincia di Modena è di 38.704 (erano 37.552 lo scorso 25 gennaio).
Casi
Al 29 gennaio, in provincia di Modena erano accertati 4386 (erano 4971 il 18 gennaio, -11,8%) casi di persone con in corso l’infezione da Covid-19. Di questi, 4069 erano in isolamento domiciliare o presso altre strutture, 317 ricoverati.
Ricoveri
Al 29 gennaio erano 317 (erano 361 il 25 gennaio, -12,2%) i pazienti assistiti in regime di ricovero negli ospedali della provincia. In AOU da report regionale risultavano ricoverati 203 pazienti covid positivi, 79 negli ospedali provinciali (Carpi, Mirandola, Vignola, Pavullo) e 35 all’Ospedale di Sassuolo Spa. Secondo il dato riportato oggi nel bollettino regionale, sono occupati 44 posti di Terapia Intensiva disponibili negli ospedali dell’Azienda Ospedaliero–Universitaria di Modena.
Persone in isolamento domiciliare
Al 31 gennaio (ultimo dato disponibile) erano in isolamento 6451 (erano 7123 il 25 gennaio, -9,4%) persone. In particolare: 3903 (erano 4610) persone covid positive e 2548 (erano 2513) contatti stretti di casi accertati in isolamento. Dal 21 dicembre all’Hotel Concordia di S. Possidonio non ci sono più ospiti pazienti Covid.