“Da medico non posso non pensare che si debba arrivare ad una vaccinazione universale, il modo in cui arrivarci spetta alla politica individuarlo. Dispiace che ci siano tante persone che non hanno capito che il vaccino è l’unico modo per metterci al sicuro completamente – prosegue il primario -. Guardate cosa sta succedendo nei Paesi dell’est Europa, dove c’è un atteggiamento contrario ai vaccini, mi chiamano colleghi disperati per quello che sta succedendo. I politici hanno passato un’estate intera a dibattere su vaccini, free vax, no vax, sì vax, un errore che gli italiani hanno compreso e alcuni risultati elettorali hanno fatto capire a chi non si era schierato a favore dei vaccini che quella era una strada sbagliata. Quando si sbaglia è giusto riparare e soprattutto vedere che la strategia italiana, da Draghi-Figliuolo in poi, l’Europa la sta vedendo come un esempio. Se prima l’esempio era la Gran Bretagna, adesso è l’Italia. Di questo sono orgoglioso e bisognerebbe che tutte le forze politiche ne siano orgogliose, il fatto che non ne parlino più vuol dire che forse hanno capito”, sottolinea Bassetti.
Il primario di Malattie infettive del San Martino di Genova fa anche un bilancio sull’andamento della campagna in Italia: “Credo che l’Italia non abbia commesso errori sulla campagna vaccinale, qualcosa forse si poteva far meglio sulla comunicazione, soprattutto all’inizio, ma dipendeva dal fatto che avevamo pochi dati. Però poi è stata una grandissima cavalcata che non si è mai fermata. Chi non ha avvertito un cambio di passo tra Arcuri e Figliuolo è perché non l’ha voluto avvertire, è stato un cambio di passo repentino, una vera e propria cavalcata.



