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Emissioni odorigene, condanna per la FarPro: soddisfatta la parte civile, cauta la difesa

Emissioni odorigene, condanna per la FarPro: soddisfatta la parte civile, cauta la difesa

Condanna a 20 giorni di arresto per il legale rappresentante e 5000 euro di provvisionale per ogni parte civile. I commenti dei legali dopo la sentenza. La difesa valuta ricorso in appello


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Si è concluso in tribunale a Modena con una condanna a venti giorni di arresto il procedimento penale a carico del legale rappresentante della ditta FarPro, l'azienda produttrice di mangimi da derivati animali con sede a Spilamberto accusata del reato di “getto pericoloso di cose” (art. 674 del Codice Penale). Inoltre condanna per il legale rappresentante e la Far Pro al pagamento di una provvisionale di 5000 euro per ognuno dei soggetti costituiti parte civile. In questo caso le “cose” in questione sarebbero da ricondurre alle emissioni odorigene prodotte dall’impianto, oggetto da anni di proteste, denunce dei cittadini, e un’articolata indagine da parte di Arpae.La soddisfazione della parte civile
L’avvocato Chiara Costetti, legale della parte civile, ha espresso soddisfazione per l’esito del procedimento: 'È una sentenza che condanna FarPro e riconosce la fondatezza delle denunce presentate dai cittadini per i gravi disagi subiti negli anni a causa delle emissioni odorigene. È per noi un risultato molto importante, che dà finalmente giustizia a chi ha convissuto a lungo con questo problema. Il giudice, pur trattandosi di un procedimento penale, ha anche riconosciuto una prima quota di risarcimento, un punto rilevante anche sul piano simbolico'.
Secondo Costetti, la pronuncia rappresenta un precedente rilevante:
'Abbiamo segnato un punto importante su un tema cruciale: la tutela della salute e della qualità della vita per i cittadini che vivono accanto a impianti industriali potenzialmente impattanti.
Questa sentenza ha valore non solo per Modena, ma anche oltre i confini locali'.La difesa valuta ricorso in appello: 'Dimostrata la piena collaborazione con gli enti preposti e investimenti per affrontare il problema'
Dalla difesa, il commento arrivato per voce dell'avvocato Massimo Vellani è più cauto ma non privo di rilievi positivi.
'Innanzitutto, c’è stato un significativo ridimensionamento delle richieste risarcitorie. L’azienda è soddisfatta perché è riuscita a dimostrare due aspetti fondamentali: di aver sempre collaborato con enti pubblici, comuni e Arpa, e di aver investito ingenti risorse economiche per affrontare e ridurre il problema degli odori'. Nel merito si ricorda che è stata la FarPro ad impugnare il primo dispositivo di condanna penale e quindi a voler affrontare il processo per mostrare le proprie ragioni.
Vellani ha poi aggiunto che, durante il dibattimento, non è emersa in modo inequivocabile la responsabilità esclusiva della FarPro: 'Non c’è la certezza che le emissioni siano attribuibili unicamente alla nostra assistita. Anche altre realtà produttive del territorio potrebbero aver contribuito. Attendiamo comunque di leggere le motivazioni della sentenza.
Presenteremo appello trattandosi comunque di un reato prossimo alla prescrizione'.Infine, il legale ha sottolineato che FarPro è un’azienda regolarmente autorizzata e attenta alla normativa ambientale:
'Nel 2022 ha ottenuto il rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale già ottenute nel 2012. Ha sostenuto i costi di sperimentazioni condivise con enti pubblici, come il progetto del “naso elettronico”. Tutti interventi documentati e condotti con serietà. L’azienda è tranquilla: questa vicenda rappresentava l’occasione per dimostrare quanto fatto finora. E crediamo che, alla fine, porteremo a casa un risultato positivo'.Gi.Ga.
 

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Chiara Costetti - legale di parte civile
 


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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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