Era stato nominato Presidente del Memoria Festival di Mirandola seguendo direttamente le ultime edizioni.
È stato lui a rilanciare la collana simbolo 'Gli struzzi', oltre ad aver tradotto dallo spagnolo autori come Alvaro Mutis, Borges e Octavio Paz. Editore ma anche scrittore, tra i suoi libri 'Isolario', 'Storie fantastiche di isole vere', 'Vite senza fine' e il canzoniere d'amore 'Donna cometa'. A Mirandola ha lasciato un segno tangibile, scendendo in campo in prima linea nella creazione e nel supporto del Memoria Festival.
“Sarà compito di tutti preservare lo stile alto e la grande professionalità che Ernesto Franco aveva saputo conferire al nostro Memoria Festival - afferma l’Assessore comunale Marina Marchi – Perdiamo non solamente un “Signore dell’Editoria” ma anche una persona che ha mostrato in ogni occasione possibile affetto per i mirandolesi, specialmente nel post terremoto, e una grande passione per la nostra Città: per la storia, per la sua architettura affezionandosi alla nostra comunità. Nel suo ricordo sarà compito nostro tradurre i suoi consigli preziosi al fine di rendere il Festival ancor più coinvolgente e interessante”.
“Ernesto Franco – ricorda il Direttore del Memoria Festival Giampaolo Ziroldi - venne per la prima volta a Mirandola nel 2013, l'anno dopo il sisma, nell'ambito dell'iniziativa culturale 'Castello di libri' dedicata alla casa editrice Einaudi. Si mostrò fin da subito cordiale ed interessato e quando parlammo dell'ipotesi di un festival a Mirandola incentrato sulla memoria, manifestò una seria attenzione al progetto. Nel corso degli anni successivi Franco ci diede tutta una serie di preziosissimi suggerimenti e a partire dal primo anno del Memoria Festival, il 2016, egli s'impegnò intensamente per la buona riuscita della manifestazione, assumendo il ruolo di presidente del Comitato Scientifico e contattando direttamente autori, coinvolgendo la sua Einaudi, dando suggerimenti sui percorsi tematici e stimolando con brillantissime intuizioni.