Genitori Sottratti, campagna controcanto alla Regione: 'Perché la violenza non ha genere'
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Genitori Sottratti, campagna controcanto alla Regione: 'Perché la violenza non ha genere'

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Promossa dall'associazione 'Genitori Sottratti' vede manifesti su sfondo azzurro con frasi che evidenziano come la violenza è anche contro gli uomini, con effetti spesso devastanti


Genitori Sottratti, campagna controcanto alla Regione: 'Perché la violenza non ha genere'
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'Ti tolgo i figli e ti rovino... se te lo dice e violenza'. Potrebbe sembrare una di quelle frasi utilizzate nella campagna contro la violenza sulle donne finanziata e promossa dalla Regione. Oggetto, da mesi, di campagne di affissione in tutta la regione. Una violenza che nella campagna ideata dal governo regionale di via Aldo Moro è declinata però solo al maschile, ovvero che vede protagonisti come unici e possibili autori di violenza, responsabili e colpevoli, solo uomini. E vittime, solo le donne.
In questo caso, ovvero nei manifesti affissi a Bologna ieri, 19 marzo, festa del papà, la frase non è più riportata su sfondo rosso bensì, con medesimi caratteri, su sfondo azzurro. In questo caso la violenza viene declinata sugli uomini, ma come vittime e non come autori. Perché la violenza non ha genere.

Ed è questo ultimo il messaggio che viene inviato dalla campagna promossa dal gruppo 'Genitori Sottratti', attivo dal 2008, che si batte da tempo per l'affermazione del principio di bigenitorialità, sancito da legge dello Stato, e per la tutela dei diritti dei minori in famiglie con genitori separati. Diritto a continuare ad avere un rapporto attivo e costruttivo con entrambi i genitori. Cosa che troppo spesso, anche nella separazioni con affido condiviso dei figli, non succede, a svantaggio di uomini e padri che la separazione porta spesso sul lastrico, in condizioni non degne per potere esercitare quel diritto, oltre al loro dovere, di padri. Vittime di una violenza più subdola, sottile, nascosta, che si esprime a livello psicologico più che fisico, che non emerge quasi mai, come fenomeno sociale.
Sotto i diversi 'claim' stampati sui manifesti della campagna ('Ti tolgo i figli e ti rovino...', 'I figli sono miei perché li ho partoriti io' o 'Sei un fallito'), segue: 'Ci sono frasi che sono come schiaffi'. Mortificano, umiliano, isolano, disorientano e minano l'autostima degli uomini. Questa è violenza psicologica, fermiamola prima che sia tardi. Non vergognarti a denunciare, la violenza non ha genere'.

'La nostra campagna affissionale vuole essere un forte messaggio, per ribadire che la violenza non ha sesso. È un problema che riguarda tutti, senza distinzioni di genere ed è fondamentale lavorare insieme per sensibilizzare e prevenire ogni forma di violenza. Solo unendo le forze possiamo costruire una società più sicura e rispettosa per tutti' - scrivono i referenti dell'associazione Genitori Sottratti nella pagina social dell'associazione e ad accompagnamento della campagna.
Una campagna, nelle sue modalità, destinata a fare discutere e a diffondere la sua eco ben oltre il 19 marzo. Sicuramente utile per riportare l'attenzione su un problema, quello della conflittualità e della violenza, verbale, fisica e psicologica, nelle coppie e tra le persone, che come tali trascendono il genere e spesso sfociano in violenza. Che va combattuta come tale, oltre il genere.

Gi.Ga.

Gianni Galeotti
Gianni Galeotti

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie..   Continua >>


 
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