Gli incentivi economici ai medici per prescrivere meno rispettano la deontologia? 'No comment' del presidente dell'Ordine
Domanda e richiesta di commento nostra e risposta lapidaria di Carlo Curatola, presidente dell'ordine dei medici ed esponente nazionale dell'unico sindacato che ha firmato il contestato accordo Ausl
14 novembre 2025 alle 17:54
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È un “no comment” che pesa doppio quello pronunciato dal presidente dell’Ordine dei Medici di Modena, Carlo Curatola nonché rappresentante nazionale FIMMG (Federazione Nazionale Medici di Medicina Generale), alla nostra richiesta di commentare l'accordo con l'Ausl di Modena dalla stessa FIMMG sugli incentivi ai medici di base che, detta in soldoni, prescrivono meno. Il tutto alla luce del codice deontologico che all'articolo 30 richiama proprio la questione degli incentivi di natura economica nell'attività professionale dei medici, con esplicito riferimento alle prescrizioni.Una richiesta precisa, formulata senza possibilità di equivoci con tanto di screen shot di richiamo del testo dell'articolo 30 fatta avere al presidente attraverso l'ufficio stampa dell'Ordine. Una richiesta dalla valenza doppia perché rivolta al dottor Curatola sia nella sua veste di rappresentante nazionale della FIMMG, il sindacato che l’accordo lo ha firmato, sia nella sua veste istituzionale di presidente dell’Ordine, garante anche del rispetto del Codice Deontologico.La risposta, tuttavia, è stata lapidaria: “no comment”. Un No comment che proprio in funzione di quella doppia veste diventa ancora più significativo. L’articolo 30 pare non lasciare margini di interpretazione: vieta di fatto che il comportamento prescrittivo del medico possa essere in qualsiasi modo condizionato da vantaggi economici.
L'attinenza con quanto riguarda l'accordo in questione è più che palese. Tanto quanto palese sarebbe attendersi una risposta di merito. Sia da medico che aderisce e rappresenta il sindacato che ha condiviso l'accordo sia da rappresentante dei medici e garante della professione sulla quale quell'accordo incide.Per questo il silenzio di Curatola pesa due volte. Pesa come sindacalista, perché la FIMMG è l’unica sigla ad aver firmato l’accordo con l’Ausl. E pesa come presidente dell’Ordine dei Medici, che dovrebbe garantire che nessuna disposizione, nessun incentivo di carattere economico interferisca con la libertà prescrittiva del medico e con la tutela del paziente,come appunto indicato in linea di principio, dal Codice.L’accordo introduce infatti un incentivo economico per quei medici che riducono il numero di prescrizioni specialistiche di una percentuale sotto la media. Nelle intenzioni servirebbe a favorire l’appropriatezza; nella pratica riducendo i numero di prescrizioni non appropriate che pesano sul sistema, rischiando di creare, anche solo nell'immaginario, un conflitto tra l’interesse del paziente e quello economico del professionista. Ed è proprio di fronte a queste condizioni e a questi atti che la domanda è opportuna e ci si aspetterebbe a risosta la voce sia del presidente sia del sindacalista. Invece no, arriva un “no comment”.
Proprio dall’unico soggetto che rappresenta contemporaneamente chi ha firmato l’accordo e chi dovrebbe giudicarne la compatibilità etica. Il silenzio, in un momento in cui sarebbe necessario parlare, chiarire e garantire trasparenza, diventa forse più eloquente del silenzio.Gi.Ga.
Gianni Galeotti
Giornalista
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...
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