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Sensibilizzare il Popolo di Dio e, di conseguenza, le molteplici istituzioni sanitarie cattoliche e la stessa società civile, alla necessità di assicurare la migliore assistenza agli infermi; aiutare chi è malato a valorizzare, sul piano umano e soprattutto su quello soprannaturale, la sofferenza; far meglio comprendere l’importanza dell’assistenza religiosa agli infermi. Sono questi i propositi che portarono San Giovanni Paolo II ad istituire nel 1992 la Giornata mondiale del malato scegliendo come data l’11 febbraio, memoria liturgica della Beata Vergine di Lourdes, venerata nel santuario che “è luogo e insieme simbolo di speranza e di grazia nel segno dell’accettazione e dell’offerta della sofferenza salvifica”.
Nel contesto dell’Anno Santo giubilare, il messaggio di Papa Francesco per la XXXIII Giornata del malato si intitola “La speranza non delude» (Rm 5,5) e ci rende forti nella tribolazione”.
“I luoghi in cui si soffre sono spesso luoghi di condivisione, in cui ci si arricchisce a vicenda - scrive il Papa -. Quante volte, al capezzale di un malato, si impara a sperare. Quante volte, stando vicino a chi soffre, si impara a credere. Quante volte, chinandosi su chi è nel bisogno, si scopre l’amore. Ci si rende conto, cioè, di essere ‘angeli’ di speranza, messaggeri di Dio, gli uni per gli altri, tutti insieme: malati, medici, infermieri, familiari, amici, sacerdoti, religiosi e religiose; là dove siamo: nelle famiglie, negli ambulatori, nelle case di cura, negli ospedali e nelle cliniche”.
Celebrazione interdiocesana a FormigineLa celebrazione interdiocesana per la Giornata mondiale del malato si terrà domenica 9 febbraio, alle 15.30, a Formigine presso il Centro parrocchiale San Francesco, Aula Clementina Secchi (via Ghiarola 2), con la Santa Messa presieduta dall’arcivescovo Erio Castellucci. Organizza la Pastorale della salute delle Diocesi di Modena-Nonantola e di Carpi.
In San Nicolò a Carpi con l’Unitalsi
Domenica 9 febbraio, alle 11, nella chiesa di San Nicolò a Carpi, durante la Santa Messa parrocchiale, presieduta da padre Celestin Ngalamulume, sarà impartito il sacramento dell’unzione degli infermi. Parteciperà la Sottosezione Unitalsi di Carpi.
Monsignor Manicardi in visita al reparto di Ostetricia e Ginecologia del Ramazzini
Martedì 11 febbraio, il vicario generale della Diocesi di Carpi, monsignor Gildo Manicardi, si recherà in visita all’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia presso l’Ospedale Ramazzini di Carpi.
La cappella dell’Ospedale Ramazzini di Carpi è luogo giubilare permanente “sui iuris” durante tutto l’Anno Giubilare. Chi vi si reca può dunque ottenere la “grazia dell’indulgenza” alle condizioni indicate dalla Penitenzieria Apostolica (si vedano anche le indicazioni del vescovo Castellucci per la celebrazione del Giubileo 2025 nelle Diocesi di Modena-Nonantola e di Carpi). Tutti i giorni, nella cappella del Ramazzini, si celebra la Santa Messa: alle 19.00 (feriali e sabato) e alle 9.00 (festivi).
Altri appuntamenti
Lunedì 10 febbraio, alle 15, presso il Policlinico, Santa Messa presieduta dall’arcivescovo stesso.
Martedì 11 febbraio, alle 16.30, presso l’Ospedale di Sassuolo, l’arcivescovo presiederà la Messa, incontrerà i malati e amministrerà il sacramento dell’unzione degli infermi.
Venerdì 14 febbraio, presso l’Ospedale di Pavullo, in Sala Rubbiani guiderà una conferenza e, a seguire, celebrerà la Santa Messa.
Infine, si terrà sabato 22 febbraio, dalle 9 alle 12.30, nell’Aula Magna del Policlinico di Modena (via del Pozzo 70), il convegno dal titolo “La spiritualità come parte della cura”, organizzato dalla Pastorale della salute delle Diocesi di Modena-Nonantola e di Carpi, in collaborazione con Azienda USL e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e UniMoRe. Sono previsti gli interventi di medici, operatori sanitari e bioeticisti. Conclusioni dell’arcivescovo.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>