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La senatrice a vita e cittadina onoraria di Modena, Liliana Segre, oggi compie 90 anni. Superstite all'orrore dell'Olocausto, per oltre 30 anni ha raccontato nelle scuole e durante incontri pubblici la sua esperienza degli orrori del nazifascismo.
Ecco la lettera di auguri inviatale nei giorni scorsi dal sindaco Muzzarelli a nome della città di Modena.
Le porgo i miei auguri personali per i 90 anni che festeggia giovedì 10 settembre e gli auguri a nome dell’Amministrazione comunale e della città di Modena di cui, dallo scorso dicembre, è cittadina onoraria.
Contrariamente a quello che succede nei compleanni, è Lei che ha fatto il regalo a noi modenesi: siamo orgogliosi di averLa come concittadina e riconoscenti per il Suo impegno e la Sua testimonianza, che rappresentano un insegnamento per tutti noi.
In vista dell’inizio delle scuole, in questo anno così particolare, è stato estremamente significativo il messaggio che ha inviato ai giovani: “Cari ragazzi, tocca a voi. Prendete per mano i vostri genitori, i vostri professori. In questo momento d’incertezza prendete per mano l’Italia. Io provo ancora speranza”.
Ed è importante che nelle scuole, grazie anche al Suo esempio, si continui a coltivare la Memoria per rafforzare l’obiettivo di una pace vera per l’Europa avendo ben chiaro ciò che è avvenuto e fornire ai giovani gli strumenti per leggere i tempi attuali dove, purtroppo, certi fenomeni si ripropongono. In forme diverse, a volte, ma con lo stesso carico di orrore.
È una lezione che abbiamo appreso anche da un altro illustre modenese, purtroppo recentemente scomparso, come il giornalista Arrigo Levi, cittadino del mondo e cronista globale, così attento a leggere nell’attualità quei segnali che anche Lei ha denunciato nei giorni scorsi quando ha detto: “Antisemitismo e razzismo ci sono sempre.
Semplicemente in alcuni momenti è più facile che riemergano. Certo, se torna la paura dell’altro, demonizzato come untore nella sana Europa, e ci si abitua a pensare che ci sono uomini forti a cui affidarsi, allora molto tranquilli non possiamo stare. Ci sono state città che hanno fatto barricate per poche decine di disgraziati arrivati dal mare”.
Condividiamo la Sua stessa preoccupazione, ma ci sentiamo più forti e preparati ad affrontare il futuro sapendo di poter contare sull’energia che le Sue parole di speranza sono capaci di alimentare.