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Era un dato che avevamo chiesto e che si attendeva, quello dei medici di medicina generale che avevano e hanno, ad oggi, rifiutato la vaccinazione. Sui quali l'attenzione si era concentrata sopratutto dopo il loro coinvolgimento nelle vaccinazioni. Se due settimane fa (ma il dato è stato comunicato solo oggi), rappresentavano circa l'8% del totale in servizio in provincia, oggi tale percentuale si è abbassata a poco più del 5%. Perché, per contro, è salita a poco meno del 95 la percentuale dei medici che si sono sottoposti almeno ad una dose di vaccino. Una percentuale in aumento per l'effetto dei richiami perentori dell'Ausl di Modena che, sulla scia delle legge nazionale, ha reso di fatto obbligatoria (pena la sospensione della mansione e, in caso, dal servizio), la vaccinazione per questa categoria di sanitari.
Del resto sarebbe alquanto anomalo (oltre che vietato), avere medici che vaccinano a loro volta non vaccinati. Una comunicazione in via 'raccomandata', arrivata nelle scorse settimane a coloro che non erano ancora entrati nel circuito vaccinale, ovvero non si erano prenotati. Con la richiesta di spiegarne le motivazioni. In caso di mancata risposta o di non giustificato motivo, la linea sarebbe stata quella della segnalazione agli ordini professionali e al datore di lavoro, in quest'ultimo caso, l'Ausl stessa. La linea sta per essere tirata. La prossima settimana sarà decisiva, anche per i provvedimenti da assumere.
La serie di richiami per convinvere anche i refrattari, ha comunque avuto il proprio effetto, portando la percentuale dei medici di base vaccinati con almeno una dose a superare il 95%. 'Percentuale alta ma il nostro obiettivo (al netto di chi non può vaccinarsi), è arrivare al 100%.
Per chi rimane fuori senza motivo la prospettiva è quella del cambio di mansione e, nel caso non sia possibile, della sospensione'
Anche se guardando i dati forniti questa mattina dall'Ausl, e riprodotti nel quadro sotto, i non vaccinati (nel numero sono compresi anche gli esenti alla vaccinazione), non mancano nemmeno ai livelli più alti dei sanitari Ausl, nella categoria dirigenziale, composta da 932 persone. Tra questi 28 non risultano vaccinati, di cui 13 medici, 8 tra farmacisti, psicologi e biologi e 7 veterinari. Nelle altre categoria non dirigenziali, sono 14 su 300 gli infermieri del sistema sanitario Ausl 96 fisioterapisti su 2296, 9 sulle 300 unità tecnico assistenziali e 22 sui 714 tra autisti e Oss.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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