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'Non c'è posto per tutti, i minori stranieri non accompagnati ed in esubero rispetto alla capacità di accoglienza del sistema comunale, vanno ricollocati, il Ministro ci aiuti a farlo'
Il tema dell'accoglienza dei Minori stranieri non accompagnati in arrivo a Modena, già al centro del dibattito politico nei mesi scorsi a seguito delle interrogazioni dell'opposizione consigliare, torna ad esplodere in tutta la sua forza ma questa volta nelle parole del sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli.
E' evidente che l'emergenza legata ai continui sbarchi di clandestini sul territorio nazionale si sta riflettendo non solo nell'aumento nel numero degli adulti ma anche in quello dei soggetti minori non accompagnati (negli scorsi anni circa un 10% del totale), che godono di percorsi automatici e garantiti di protezione ed accoglienza. Elemento quest'ultimo che aveva generato un vero e proprio sistema di truffe ai danni dello stato da parte di coloro che fingevano sulla loro maggiore età, entravano nei circuiti dell'accoglienza, anche modenese.
A Modena il sistema dell'accoglienza minori stranieri non accompagnati, è separato nella gestione, da quello dei richiedenti asilo adulti, coordinato direttamente dalla Prefettura e dalla rete di associazioni e cooperative locali.
Il Comune di Modena è titolare, nell’ambito di contratti di servizio, di 74 posti di accoglienza per Msna, Minori stranieri non accompagnati, in regime sia di pronta accoglienza (10 posti) che di seconda accoglienza (64) e, contrattualizzando alcuni posti aggiuntivi tramite singole procedure, a Modena sono sempre stati accolti, nel corso dell'anno, mediamente un centinaio di minori stranieri. Ma dal luglio ad oggi ne sono arrivati altri 80 e la tendenza non diminuisce. Ciò ha portato il sindaco a scrivere direttamente al ministro per una loro ricollocazione.
“Il Comune di Modena sta affrontando una situazione non più sostenibile per quanto riguarda la gestione del flusso di arrivi di minori stranieri non accompagnati.
È pertanto indispensabile ottenere il loro ricollocamento nella più ampia rete Sai”.
Nella lettera si chiedono e auspicano interventi da parte del Ministero e del Governo. Il Comune afferma di avere approfondito il problema in sede di Prefettura di Modena, Regione e Rete Sai e che già l’1 settembre era stata inviata una nota formale al Servizio Centrale per chiedere il ricollocamento dei minori giunti dal mese di luglio. “Modena è una città accogliente, ma c’è un limite a tutto” - scrive il sindaco
E a Modena alcuni limiti parevano già essere superati anche nel numero di truffe che avevano portato finti minori ad essere avviati impropriamente a percorsi di accoglienza senza averne il diritto, vista la loro poi verificata maggiore età.
Già dal 2019 il Comune ha avviato il progetto “Minori stranieri non accompagnati e legalità”, che coinvolge anche la Procura dei minori di Bologna, grazie al lavoro di Servizi sociali e Polizia locale, è finalizzato a far emergere le situazioni in cui lo status di Msna è assunto impropriamente, nel caso cioè sul territorio nazionale siano presenti parenti o figure di riferimento (nel 2020 sono stati 23 i minori stranieri deferiti all’Autorità giudiziaria per truffa ai danni dello Stato e per false dichiarazioni sull’identità personale).
Ma da luglio 2021 il flusso di arrivi di Msna è aumentato progressivamente: sono arrivati ben 83 minori stranieri e oggi la città ne ha in carico 155, il doppio rispetto ai posti autorizzati e contrattualizzati. “È chiaro – sottolinea il sindaco - che si tratta di numeri così rilevanti da stravolgere l’intero sistema di accoglienza, con il rischio di innescare anche tensioni sociali nei contesti in cui sono collocati, oltre che nelle comunità di accoglienza”.
Peraltro, non bastando le strutture emergenziali autorizzate, il Comune, come già evidenziato da La Pressa, per garantire l’accoglienza prescritta ai sensi di legge, si è trovato nella condizione di dover collocare i minori anche in strutture alberghiere con inevitabili ricadute economiche aggravate dalla situazione di emergenza sanitaria. “È pertanto indispensabile, per questa Amministrazione – continua il sindaco Muzzarelli - ottenere il ricollocamento di un numero significativo di minori nella più ampia rete Sai, oltre che ottenere il rimborso delle maggiori spese, anche sanitarie, già sostenute: solo per il periodo luglio-settembre si stima siano circa 300 mila euro”.
Redazione Pressa
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