Piena dei fiumi: allerta rossa fino a mezzanotte
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Piena dei fiumi: allerta rossa fino a mezzanotte

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Per il deflusso delle piene dei fiumi che interessano la pianura modenese, reggiana, parmense e piacentina


Piena dei fiumi: allerta rossa fino a mezzanotte
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Allerta rossa, dalle 12 di oggi fino a mezzanotte, per il deflusso delle piene dei fiumi che interessano la pianura modenese, reggiana, parmense e piacentina. Allerta arancione per criticità idrogeologica nella montagna e collina emiliana centrale (Parma, Reggio e Modena).
E’ questa la situazione sul territorio regionale, in seguito all’ultima ondata di maltempo. Dai 130 millimetri di pioggia cumulata nel bacino dell’Enza (con punte fino a 160 millimetri) ai 125 in quello del Parma, dai 120 in quello del Crostolo ai 113 in quello del Secchia (con picchi fino a 190 millimetri), fino ai 90 millimetri di Taro e Nure: è la media areale, cioè la quantità di pioggia, caduta nelle ultime 24 ore nelle aree della regione dove scorrono questi corsi d’acqua.
Nella giornata di ieri risultano 112 millimetri di pioggia sulla macroarea E (montagna e collina delle province di Parma, Reggio e Modena): si tratta del massimo storico della serie per quest’ambito territoriale.
L’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile sta gestendo piene importanti sui fiumi Secchia, Tresinara e Arda, quest'ultimo interessato dallo sfioro della Diga di Mignano.
La vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, si sta recando a Parma, alla Sala operativa provinciale integrata (Sopi), per fare il punto della situazione con il Prefetto e gli enti locali.

 

Durante la notte si sono verificate piene importanti con superamenti di soglia 3 sull’Arda, il Samoggia, il Tiepido, il Secchia e l’Enza. Sono entrate in funzione tutte le casse di espansione, e precisamente su Secchia, Panaro, Enza, Crostolo e Parma.
L’Agenzia regionale sta intervenendo a supporto dei territori per gli effetti al suolo di frane, smottamenti della viabilità e ruscellamenti, alcuni già in via di risoluzione; sono queste le principali conseguenze che si stanno registrando in quest’ondata di maltempo. Per la giornata di domani non sono previsti fenomeni meteo significativi.
Tutti i volontari di Protezione civile sono in azione già dalla serata di ieri; centinaia gli interventi dei Vigili del Fuoco, su tutto il territorio. L’Agenzia regionale raccomanda di prestare massima attenzione alle strade chiuse prima di muoversi, soprattutto in Appennino.

 

La nuova allerta
Nel pomeriggio di oggi sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali forti, con possibili effetti e danni associati, più probabili sul settore centrale della regione, in esaurimento dalla sera. Le precipitazioni potranno generare nuovi innalzamenti nei corsi d’acqua, già interessati dalle piene, che nei tratti vallivi del settore centro-occidentale raggiungeranno livelli prossimi o superiori ai franchi arginali o ai massimi storici registrati. Nelle zone montane e collinari della regione sono possibili fenomeni franosi localizzati su versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, ruscellamento sui versanti e rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua minori. Nelle zone montane e collinari della parte centrale della regione sono possibili diffusi fenomeni franosi su versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili. Per la giornata di domani mercoledì 26 giugno, non sono previsti fenomeni meteo significativi ai fini dell'allertamento. Tuttavia, nel pomeriggio si prevede la possibilità di temporali sparsi e di breve durata, localmente anche di forte intensità, più probabili lungo la fascia appenninica, con possibili effetti e danni associati. Sono possibili innalzamenti anche sul reticolo idraulico minore. Si prevede la propagazione delle piene in atto nei tratti vallivi dei fiumi del settore centro-occidentale, con possibile occupazione delle aree golenali e interessamento degli argini. Nelle zone montane e collinari sono ancora possibili localizzati fenomeni franosi su versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, a seguito delle precipitazioni dei giorni precedenti. Il codice colore arancione nel settore collinare montano centrale della regione è legato alle condizioni di diffusa criticità presenti sul territorio.

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