È ancora presto per dire se la scommessa economica, di investimento (sfida che per Modena è anche sociale e politica), è vinta. Fatto sta che se non fosse per l'impatto estetico non proprio dei migliori (e questo punto mette d'accordo un poì tutti), mitigato soltanto dal grande murales dell'artista modenese Luca Zamof sulla facciata sud, il Campus X in via Manfredo Fanti a Modena, almeno nella sua giornata di inaugurazione, qualche pregiudizio è stato in grado di smantellarlo. A partire da quello dei prezzi medi mensili delle stanze e delle soluzioni residenziali che si inseriscono in un contesto pensato con standard all'avanguardia dell'abitare oggi, soprattutto se parliamo di una utenza giovane, sia studenti, sia lavoratori. Prendiamo ad esempio la soluzione con quattro camere arredate con letto, armadio, scrivania e TV, e con sala, cucina comune e due bagni (uno per due posti letto). Al costo di €550 mensili che costituisce di fatto il prezzo medio di un posto letto, a seconda delle diverse soluzioni in cui si colloca. All'interno abbiamo visto monolocali con angolo cottura, o stanza singola o, appunto, con 4 stanze. Oppure singola con bagno e angolo cottura a 650 euro. Oppure doppia con angolo cottura.
Tutto considerato con utenze e servizi compresi. E qui ci si riferisce a quelli distribuiti nel grande spazio interrato che non sono pochi: con cucine comuni, area ristoro, sale relax e lettura, palestra, lavanderia, cassette di sicurezza, portineria e ricarica e-bike. Qui, affittabile a ore, c'è una sala cinema dotata di grande schermo a parete, divani sedute ergonomiche per vedere con visuale cinematografica film e video trasmessi direttamente da PC o telefono. Sul tetto dell'edificio una terrazza panoramica su mIl modello residenziale e dei servizi offerti è quello di grandi simili complessi sempre più presenti in grandi centri universitari. In Italia di strutture come queste realizzate dagli stessi investitori, ce ne sono 13. Quella di Modena è l'undicesima. Strutture moderne studiate per una utenza giovane, in una logica che sposa autonomia e condivisione o, meglio, connessione. Che diventa opportunità ed occasione per una certa categoria di studenti. Sono 79 i posti letto che saranno dedicati a studenti meritevoli e privi di mezzi con tariffe calmierate che vanno dai 213 ai 237 euro mensili, rispetto ai 550 euro del prezzo intero. Tutto compreso sempre di utenze e servizi.
In funzione di un accordo di gestione tra Campus CX e il Comune di Modena, un ulteriore 10% dei posti sarà destinato a giovani in formazione e o giovani lavoratori residenti in città che avranno quindi la possibilità di alloggiare tariffa convenzionata secondo gli accordi territoriali.
La sfida sociale, riguarda la capacità di integrare lo studentato nel contesto urbano, evitando che diventi un mondo a parte rispetto alla città. Il timore, tra molti, è che possa ripetersi quanto accaduto con il grande complesso Costellazioni, avviato con la logica dello studentato ma che nel tempo — anche a causa dell’inserimento di alloggi per richiedenti asilo e persone in difficoltà da parte del Comune — ha cambiato natura, trasformandosi in tutt’altro. Ma erano altri tempi ed altri soggetti investitori e attuatori e le garanzie sembrano più solide: i vincoli sulla destinazione d’uso e sulla funzionalità degli spazi appaiono chiari e destinati a restare tali, anche perché il progetto segue un format consolidato che in altre città funziona, anche sotto il profilo della sicurezza oltre che della sostenibilità sociale ed ambientale oltre che economica.
La sfida ambientale: Il nuovo studentato è stato progettato e realizzato secondo i criteri NZEB – Nearly Zero Energy Building – con elevata efficienza energetica, ottenendo la certificazione LEED Silver.
L'edificio dispone di oltre 110 posti bici e colonnine per la ricarica di e-bike.
L’inaugurazione è avvenuta oggi alla presenza del Vicesindaco, Francesca Maletti, dell’Assessore ai Lavori Pubblici, Giulio Guerzoni, del Commissario Straordinario per gli alloggi universitari, Ing. Manuela Manenti, e – in rappresentanza dell’Università di Modena e Reggio Emilia – del Prof. Paolo Tartarini, Ordinario del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”.Hanno partecipato al taglio del nastro i promotori del progetto: Ernesto Albanese, Presidente di CampusX, Filippo Catena, Responsabile Fondi Abitare Sociale di CDP Real Asset, Mauro Sbroggiò, Amministratore Delegato di Finint Investments e Paolo Signoretti, Fondatore e Partner di Supernova. Aule studio, cucina comune, lavanderia, palestra, play zone, sala multimedia e rooftop panoramico — completati da reception, community management, sicurezza e manutenzione, per un’esperienza abitativa che va oltre il semplice alloggio.
Chi ha investito
La sfida economica è stata raccolta dai principali investitori pronti a dirottare sull'area per anni abbandonata decine di milioni di euro. Capire in quale rapporto di forza è difficile. I soggetti, tra investitori, attuatori, proprietari e gestori si intrecciano. Gestito da CampusX, lo studentato è di proprietà del Fondo Pitagora, fondo di investimento dedicato allo student housing gestito da Finint Investments (Gruppo Banca Finint), con il contributo, in qualità di principale sottoscrittore, di CDP Real Asset SGR (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti). Il tutto su un'area con un progetto di rigenerazione condotto da Supernova in accordo con il Comune di Modena.CampusX (CX Campus & Hotel), società leader nello Student Housing e Hybrid Hospitality, ha lo scopo di rivoluzionare l'offerta di campus studenti in Italia. Con ispirazione ai più evoluti modelli di campus nordici e anglosassoni, i CX Campus & Hotel sono pensati in chiave eco-sostenibile, smart e per il mondo interconnesso di oggi. Fondata sulla filosofia “connecting experiences”, CX Campus & Hotel è presente sul territorio italiano con 12 campus nei maggiori distretti universitari e garantisce oltre 8.000 posti letto. CDP Real Asset SGR Spa è una società di gestione del risparmio il cui capitale è detenuto, a partire dalla sua istituzione, per il 70% da CDP Spa e per il 30% in quote equivalenti rispettivamente da ACRI e da ABI. Gestisce fondi d’investimento alternativi di tipo chiuso e riservati ad investitori professionali nei seguenti 4 settori:
- Abitare sociale: FIA - Fondo Investimenti per l’Abitare, FNAS - Fondo Nazionale dell’Abitare Sociale e Fondo Nazionale dell’Abitare (con garanzia del Programma InvestEU);
- Valorizzazione immobiliare e rigenerazione urbana: FIV - Fondo Investimenti per la Valorizzazione e Fondo Sviluppo;
- Sostegno al settore turistico-ricettivo: FNT - Fondo Nazionale del Turismo;
- Sviluppo infrastrutture green: FoF Infrastrutture.
Finint Investments è una Società di Gestione del Risparmio appartenente al Gruppo Banca Finint attiva nella gestione di fondi mobiliari e immobiliari in linea con le esigenze dei propri investitori, nazionali e internazionali. Finint Investments è una delle prime SGR alternative italiane e gestisce sin dal 2004 fondi che spaziano dal Real Estate alle energie rinnovabili, oltre a fondi focalizzati su Private Debt e Private Equity, NPLs ed UTPs. Dotata di un team di investimenti di 70 persone, vanta oltre il 50% delle masse gestite in accordo con i principi ESG sanciti dagli UN PRI. I numerosi premi ricevuti negli ultimi anni confermano il percorso di crescita della SGR, che opera sia con clientela diretta che attraverso accordi con istituti bancari e reti di consulenza.Supernova promuove e gestisce iniziative di rigenerazione urbana. Si distingue per la grande attenzione che riserva ai territori in cui opera, portando a nuova vita aree dismesse e abbandonate, quali ex aree industriali e complessi storici.
Fondata nel 2019, Supernova è impegnata nello sviluppo e realizzazione di molteplici iniziative. Gli interventi previsti, tra cui La Manifattura Tabacchi a Verona, l’ex Plasmon a Milano e La Necchi a Pavia, interessano nuove destinazioni di qualità̀,
caratterizzate da mix funzionale.