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Egregio Direttore,
vorrei rendere pubblica la mia storia relativa al Covid19. Sono un giovane imprenditore.
Nel mese di aprile mia madre ha accusato un rialzo febbrile: nel dubbio di Covid è stata portata
dal118 al Pronto soccorso del Policlinico e poi tenuta alcuni giorni in osservazione e dimessa con due tamponi negativi.
Dopo alcuni giorni è ricomparsa febbre e un tampone è risultato positivo. Passati ancora alcuni giorni la positività è stata riscontrata anche a mio padre e al sottoscritto. Siamo stati in quarantena domiciliare seguiti dall'Igiene Pubblica.
Per fortuna ho avuto sintomi modesti e ho atteso con trepidazione l'esito del primo e del secondo tampone risultati per fortuna ambedue negativi.
Sono in terapia farmacologica per una sindrome ansioso depressiva e dopo due giorni dalla ripresa delle mie attività (la sera di giovedì 14 maggio) ho accusato tachicardia ed affanno.
Mi sono presentato al Pronto soccorso del Policlinico e una dottoressa mi ha sottoposto a numerosi esami (raggi x torace, test da sforzo, ecg, emogasanalisi, esami bioumorali e un ennesimo tampone), tutti negativi per infezione da Covid.
La dottoressa mi ha anche sottoposto ad una nuova metodica, ecografia transtoracica (eco bedside).
A seguito di questo accertamento, eseguito e refertato dalla dottoressa medesima, sono stato dimesso con diagnosi di sospetta polmonite interstiziale da Covid e messo di nuovo in isolamento domiciliare con una terapia a base di clorochina, cefixima, eparina e con 10 giorni di prognosi.
Il venerdì mattina ho preso contatto con l'Igiene Pubblica ma mi hanno negato l'assistenza perchè per loro ero perfettamente guarito; avevano anche la risposta del terzo tampone (anch'esso negativo) che avrebbero inviato il lunedì al curante.
Dopo 2 giorni di notte ho accusato bradicardia; su consiglio del madico curante ho sospeso la clorochina.
Continuando a sentirmi affannato sono tornato al PS del Policlinico e sono stato ricoverato in Malattie Infettive.
Sono stato sottoposto a TAC toracica e a due nuovi tamponi, accertamenti tutti negativi, e dimesso con l'esclusione della ripresa della malattia.
Su consiglio medico ho eseguito anche ecocardiografia anch'essa negativa.
Ritengo utile fare conoscere questi fatti perchè urgono proposte migliorative. Faccio notare che, dopo aver reperito l’esito dei miei tamponi, oggi sono andato a Mantova, accolto dal professor De Donno, per donare il mio plasma.
Alessio Statuti