Senza obbligo, vaccinazione ferma, quarta dose al palo

Analisi Gimbe: solo il 17,7% del target ha fatto la seconda dose booster. Sette milioni e mezzo di italiani non hanno fatto la terza dose e, se non guariti entro 120 giorni, risultano no-vax. Il Presidente Cartabellotta richiama Speranza: 'Il ministero non ha fatto il piano per l'autunno inverno, ha prevalso opportunismo politico'


In base alla platea ufficiale (47.703.593), aggiornata al 20 maggio, il tasso di copertura nazionale per le terze dosi è dell'84,2%: dal 78,3% della Sicilia all'88,1% della Lombardia.
Sono 7,54 milioni le persone che non hanno ancora ricevuto la dose booster, di cui 5,32 milioni possono riceverla subito, pari all'11,2% della platea (dall'8,1% della Lombardia al 17,8% della Sicilia) e 2,22 milioni non possono riceverla nell'immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni, pari al 4,6% della platea (dal 2,2% della Valle d'Aosta al 6,4% dell'Abruzzo).
Quarta dose
Secondo quanto disposto dalla circolare del ministero della Salute del 23 settembre 2022, la platea per il secondo richiamo (quarta dose) è di 19,1 milioni di persone: di queste, 13,9 milioni possono riceverlo subito, 1,8 milioni non sono eleggibili nell'immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 3,4 milioni l'hanno già ricevuto.
In base alla platea ufficiale (19.119.772 di cui 13.060.462 over 60, 3.990.080 fragili e immunocompromessi, 1.748.256 personale sanitario e 320.974 ospiti delle Rsa che non ricadono nelle categorie precedenti), aggiornata al 17 settembre, il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi rimane al palo, attestandosi al 17,7% rispetto al 17% della settimana precedente, con nette differenze regionali: dal 7,7% della Sicilia al 28,8% dell'Emilia Romagna.
'All'inizio di questa nuova ondata la preoccupazione è forte per vari fattori: la campagna vaccinale è sostanzialmente ferma, la copertura della quarta dose per anziani e fragili non decolla, la stagione influenzale è in arrivo e sui mezzi pubblici si è detto addio all'obbligo di mascherina, ma ancor di più-inquieta l'assenza di un piano di preparazione per la stagione autunno-inverno, più volte invocato dalla Fondazione Gimbe' - afferma il Presidente Cartabellotta che sottolinea il blocco della 'circolare del ministero della Salute con le indicazioni per la gestione dell'epidemia di Sars-CoV-2, che pareva di imminente pubblicazione, ed è stata ingiustificatamente bloccata dimostrando che in questa fase di transizione istituzionale l'opportunismo politico prevale sulla tutela della salute pubblica'.
'E nell'attesa che il nuovo Esecutivo sia pienamente operativo- dice- si sta concretizzando il rischio già paventato dalla Fondazione Gimbe: l'ennesima corsa all'inseguimento del virus che compromette la salute e la vita delle persone più fragili e ritarda l'assistenza sanitaria per i pazienti con altre patologie'.
'Ecco perché- conclude Cartabellotta- la Fondazione Gimbe chiede al ministro Speranza di pubblicare subito la circolare sulla gestione pandemica e ribadisce le 5 azioni fondamentali raccomandate dall'Oms Europa: aumentare le coperture vaccinali (con tre dosi) nella popolazione generale; offrire la quarta dose alle persone a rischio dopo 120 dalla somministrazione della terza; promuovere l'utilizzo delle mascherine al chiuso e sui mezzi pubblici; areare gli spazi pubblici affollati, quali scuole, uffici, bar e ristoranti, mezzi di trasporto pubblico; applicare rigorosi protocolli terapeutici per le persone a rischio'
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