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Era stata trovata nella cucina della sua abitazione lo scorso 18 settembre, priva di vita e riversa terra in una pozza di sangue. Nonostante la ferita alla testa in un primo momento si era pensato ad una incidente per infortunio. La vittima Mirella Ansaloni aveva 79 anni, e viveva da sola a Finale Emilia nel suo appartamento in via Orazio Vecchi, aveva un figlio che abitava a Bologna, che però pare che in quei giorni fosse all’estero per lavoro. Trattandosi di una anziana, la prima ipotesi formulata è stata quella di una semplice caduta che le ha causato una lesione fatale alla testa compatibile con la morte. Inoltre dai primi esami esterni non è stato accertato nulla di rilevante che potesse essere riconducibile ad una morte violenta. Poi però durante le indagini sono emersi dettagli che non hanno convinto le Forze dell’ordine e che potrebbero aprire nuovi scenari.
Pur non disponendo ancora dei risultati dell’autopsia, i militari hanno individuato elementi che fanno temere la presenza di un’altra persona nell’appartamento nel momento del decesso, per questo motivo questa mattina sul posto sono intervenuti i Ris di Parma per effettuare ulteriori rilievi scientifici. L’appartamento dell’anziana, su ordine della magistratura, è stato posto sotto sequestro già lo scorso 18 settembre.
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Redazione Pressa
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