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Il processo per il crollo del capannone Meta a San Felice, il 29 maggio 2012, in occasione della seconda scossa del terremoto, si è chiuso come noto con l’assoluzione dell’ex sindaco Alberto Silvestri e di altri imputati. Dopo alcuni mesi di distanza dalla sentenza definitiva l'ex primo cittadino ha scritto una lettera aperta ai sanfeliciani. Una lettera che riportiamo integralmente.
Care concittadine, cari concittadini,
sono il vostro ex sindaco Alberto Silvestri, ancora una volta sono a chiedere la Vostra attenzione perché sento la ormai improrogabile esigenza e il dovere di chiarire con Voi alcuni aspetti della vicenda giudiziaria che mi ha coinvolto in veste di sindaco assieme all’ing. Daniele Castellazzi responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di San Felice, per fugare ogni fraintendimento o parziale informazione. Lo scorso 15 febbraio il nostro caso si è chiuso definitivamente con la piena assoluzione mia e dell’Ing.
Castellazzi. La Corte d’Appello di Bologna ha confermato la sentenza emessa in primo grado dal Tribunale di Modena l’8 luglio 2019 (qui l'articolo) che sanciva la piena assoluzione mia e dell’Ing. Daniele Castellazzi, rendendola pertanto definitiva, nella quale si stabiliva di fatto che le accuse mosse nei nostri confronti erano prive di fondamento.
Per questo desidero cogliere questa occasione per ringraziare gli avvocati Roberto Mariani e Giorgio Pighi per il grande lavoro svolto e per l’ottimo risultato conseguito. Da tanto volevo scrivervi direttamente, ma poco dopo la sentenza della Corte d’Appello è venuta a mancare mia moglie Maria Luisa e mi è servito un po’ di tempo per riprendere l’argomento. Come primo cittadino di San Felice, ruolo che ho svolto per molti anni grazie alla fiducia che mi avete accordato, sentivo e sento l’urgenza di questo chiarimento per rispetto a Voi ma soprattutto per onor di verità.
Da persona onesta e trasparente quale sono, ho vissuto malissimo questa vicenda e mi sono sentito colpito ingiustamente, come penso sarebbe per ciascuno di voi se vivesse un caso simile. Non è stato facile portare questo fardello in questi anni, in cui la stampa locale e non solo, istillava dubbi e soprattutto si cercava un facile capro espiatorio. Il tutto nel periodo più difficile della vita del nostro Comune, colpito come altri dalle terribili scosse dei terremoti del 2012, che hanno cambiato le nostre vite e che, oltre a importanti danni materiali, hanno portato alla perdita di vite umane, tra cui le vittime causate dal crollo della ditta Meta di San Felice, una tragedia molto dolorosa che ci ha colpito profondamente e che non possiamo dimenticare.
Da quei giorni difficili, grazie all’impegno di tutta la nostra comunità, confortati e supportati dalle importanti risorse stanziate dallo Stato, dall’aiuto delle istituzioni e dall’aiuto di tante persone e associazioni che ci sono venute a soccorrere in presenza o che ci hanno fatto pervenire aiuti e donazioni, siamo pian piano ripartiti, superando prima la difficile fase dell’emergenza, iniziando poi successivamente a ricostruire ciò che i due terremoti avevano danneggiato. Sono stati mesi difficilissimi e frenetici, in cui come sindaci e strutture comunali ci siamo trovati a fare scelte complesse in poco tempo, sempre con l'obiettivo di poter ricostruire per tornare quanto prima alla normalità. Purtroppo, in quel contesto io come sindaco e l’ingegner Castellazzi siamo stati accusati di essere tra i responsabili di quanto accaduto presso la Meta.
La sentenza ha fatto piena luce stabilendo la piena assoluzione e dunque la inconsistenza di qualsiasi colpa o responsabilità rispetto alle accuse di omicidio colposo e di falso (in atto pubblico) che ci erano state attribuite. Ma i tempi della giustizia sono lunghi e rischiano di distruggere le persone innocenti. Sono serviti ben sei anni e mezzo per ristabilire la verità, una verità che credo potesse essere accertata molto prima, anche se non è questo il punto su cui voglio soffermarmi perché non sono alla ricerca di rivalse. Tuttavia, non posso tacerlo perché è stato molto faticoso portare ogni giorno sulle spalle e nel cuore il peso di una vicenda tragica come questa, avendo allo stesso tempo la piena consapevolezza di avere sempre cercato di fare il mio dovere in modo scrupoloso e responsabile e di non aver alcuna responsabilità rispetto a quanto accaduto alla Meta. Ho affrontato questo difficile percorso con determinazione e dignità, senza clamori e con la fiducia che verità e giustizia sarebbero finalmente emerse. Ho sopportato quotidianamente il gravoso fardello perché ho potuto contare sulla stima e l’affetto di tante persone che mi sono state vicino e non hanno mai mancato di sostenermi, a loro va il mio sentito “Grazie”.
Consentitemi di ritagliare qui un ringraziamento molto speciale alla mia famiglia, ai miei figli, ai miei genitori e a mia moglie a cui va il mio commosso ricordo, con il rammarico di non poterla ringraziare come vorrei. Ho scritto questa lettera per rassicurare tutti voi che la gestione del dopo terremoto, la gestione dell’emergenza e la successiva ricostruzione sono avvenute in modo trasparente e legale, e che il nostro Comune, centro della nostra comunità e democrazia, ha sempre agito a tutela dei cittadini di San Felice.
L’ho scritta perché sento di avere un dovere nei vostri confronti, perché da voi ho ricevuto l’onore e il piacere di amministrare la nostra comunità per più di 17 anni, di cui gli ultimi 10 come sindaco, sento il dovere di rassicurarvi che siamo stati e siamo sempre una comunità forte e sana e sento il dovere di ribadire che ho onorato il patto fiduciario sancito nel 2009 e rinnovato nel 2014.
Al tempo stesso a tutti coloro che all’indomani dei terremoti del 2012 ci hanno aiutato a ripartire, ai tanti volontari e non che ci hanno donato il loro prezioso tempo e ai tanti donatori che ci hanno destinato parte delle loro risorse, che non smetterò mai di ringraziare profondamente, sento il dovere di dire che la loro generosità è stata ben riposta. A conclusione di questa sofferta vicenda giudiziaria desidero ringraziare ancora una volta tutti quelli che hanno collaborato con me e tutti coloro che in questi anni hanno lavorato costruttivamente e onestamente per il bene della nostra comunità, a prescindere dal sostegno politico.
Infine, voglio ringraziare soprattutto Voi cittadine e cittadini che mi avete consentito di rappresentarvi per 10 anni delegandomi questa importante, gravosa e nobile responsabilità, perché aver rivestito il ruolo di sindaco attraverso mille traversie, specie in seguito al sisma, mi rende consapevole e orgoglioso di aver fatto una grande esperienza umana e politica.
Alberto Silvestri - sindaco di San Felice sul Panaro 2009-2019