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Continua il viaggio nei paradossi della viabilità modenese realizzato dai consiglieri di Castelvetro Monfredini e Gianaroli.
Nel lontano anno 2002 la Provincia di Modena insieme al Comune di Castelvetro, decide di attraversare via Belvedere, vecchia carrata di campagna asfaltata larga 3,72 metri con un sovrappasso della Provinciale 569/467, poi decide successivamente che sarà via Belvedere il sovrappasso sulla Provinciale (foto in alto).
Nel 2015 (13 anni dopo) la provincia di Modena decide di variare il progetto da cavalcavia su via Belvedere, in rotonda a raso su via Belvedere e il Comune di Castelvetro approva nel 2017 la variante al PRG dello stesso (foto sotto).
Ma intanto cosa è avvenuto:
24/07/2009: inaugurazione tratto pedemontana Pozza Solignano fino alle travi
11/03/ 2011: inizio lavori per isolare il tratto di 600 mt di via Grillenzone dirottando l’asse su via Montanara, rendendo Grillenzone strada morta di 600 metri usata 2 anni e ora abbandonata
29/10/ 2011: fine lavori e inaugurazione tratto su rotonda di via Montanara con i 400 metri che terminano davanti i cortili della ditta Suincom
14/02/ 2009: inaugurata ed aperta al traffico la Pedemontana tratto Ergastolo-Bazzano. Il tratto comprende sei cavalcavia, due sottopassi, svincoli con le strade comunali e con la strada provinciale 623 Vignolese.
10/05 2017: Il sindaco di Valsamoggia Daniele Ruscigno annuncia che entro un anno apriranno alcuni tratti della nuova Bazzanese: 'Impresa e tecnici della Città metropolitana ci hanno confermato la possibilità che il nodo della Muffa possa essere consegnato entro 12 mesi da oggi mentre l’apertura del sottopasso di Via Bargellina il 1 luglio 2017. Dopo queste due aperture speriamo di poter aprire in anticipo anche il collegamento con il nuovo casello di Valsamoggia sull’A1, ultimo nodo strategico prima della consegna definitiva di tutto il tratto prevista per il primo semestre 2019'.
La nuova Bazzanese, ricorda il sindaco, 'consiste in circa 14km di nuove strade'; i lavori sono iniziati nel maggio 2015 (3 anni per 14 km, noi 9 anni per 1km).
A queste realizzazioni associamo che del tratto Sassuolo - via Montanara di Solignano, con attraversamento di Fiorano, si parla già del raddoppio di carreggiata.
Risulta evidente che l’asse Pedemontana 569/467 viene ad essere realizzato a est e ovest entro gli anni 2009- 2011, da quel momento in territorio di Castelvetro si ferma tutto, come evidente dalle carte della Conferenza dei Servizi del 2017, per la opposizione, sotto diverse forme, di Provincia, Comune, e Regione , alla realizzazione del sovrappasso su via Belvedere, prediligendo la rotatoria a raso sulla stessa, e restando in attesa del parere della giustizia amministrativa in merito alla mancanza di VAS.
Dal 2011 alla fine del 2015 si è rimasti in attesa, nonostante si fosse pronti per realizzare il tratto in questione di 1 chilometro, S Eusebio-Cà di Sola, delle sentenze dei Tribunali Amministrativi, deposito 2012 al TAR di Bologna, e sentenza del 2015 sfavorevole, ricorso al Consiglio di Stato 2015, esito favorevole della IV Sezione , presidente dott. Virgilio. Dal 2015 al 2019 si ferma tutto in quanto la Provincia di Modena decide di variare la progettualità in rotonda modificando gli espropri e quindi 9 anni dopo si realizzerà il km da S. Eusebio a Cà di Sola. La provincia di Modena nella Conferenza dei Servizi del 2017 così si esprime in merito alla decisione di attendere la giustizia ammnistrativa con i vari gradi di giudizio:
Apprendiamo che la volontà precisa del Comune è quella della rotatoria in quanto sono mutate le esigenze di mobilità rispetto ai primi studi progettuali.
La Regione Emilia Romagna predilige la rotatoria perché meno impattante, ma certamente sul non occupare ulteriore superficie e non avviare procedura di screening forse qualche dubbio emerge, in quanto come è possibile leggere dal progetto della rotonda su via Belvedere, la sua larghezza è di 3,72 metri e quindi, o diventa senso unico, o viene almeno portata a 7,50 m in modo da avere il transito di due automezzi, andando ad asfaltare i terreni a fianco con i relativi costi da esproprio, ai quali deve essere affiancata la ciclabile attualmente presente:
Ora abbiamo appreso, perché scritto nero su bianco , che la Provincia di Modena ha deciso di non applicare la Pubblica Utilità, ma di attendere la sentenza dei vari gradi di giudizio Ammnistrativo, modificando il progetto, quando il Consiglio di Stato si era espresso sulla VAS e non sulla progettualità, il Comune di Castelvetro la ritiene la soluzione migliore e vuole la rotonda fin dal 2010, e la Regione Emilia Romagna la ritiene meno impattante. Quindi Comune, Provincia e Regione sono tutti a favore della rotonda, cioè di una rotonda a raso tra una Pedemontana sp 569/467 a veloce scorrimento (definizione della Regione: veloce by pass tra uscita Valsamoggia e Sassuolo) che interseca una strada Comunale larga 3,72 metri (vecchia carrata) .
La netta difformità progettuale tra il tratto Sassuolo- via Montanara 11km, tra l’uscita Valsamoggia e S.Eusebio,19 km, e il tratto di Castelvetro, 4 km, con 4 rotonde, pone certamente qualche riflessione in merito alle scelte progettuali, alla tempistica, 8 anni per 1 km forse, senza una data per gli ultimi 2 km, e forse probabilmente ai problemi di sicurezza stradale nell’attraversamento con rotonde di centri abitati con una SP dedita al traffico pesante e leggero, e che risultano in toto gli assi viari maggiormente pericolosi, per i quali la separazione tra pedoni, biciclette e ciclomotori dovrebbe essere massima soprattutto nelle intersecazioni, di solito le rotonde, che normalmente vengono abolite.
Presenti alla conferenza di Servizi in Provincia il 18/09/2017
Roberto Monfredini e Filippo Gianaroli