Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Soltanto grazie allo sviluppo della scienza investigativa e dell'analisi delle tracce ematiche, unita all'operatività della Banca Dati Nazionale del DNA, è stato possibile in queste ore dare un nome ed un volto all'uomo che nel 2012 è stato identificato come l'autore di numerosi furti nel sassolese. In un caso dieci in una notte.
I carabinieri a seguito di un accurato sopralluogo repertarono delle tracce ematiche che furono trasmesse al Reparto Investigazioni Scientifiche di Parma.
Le indagini di laboratorio consentirono al RIS di Parma, comandato dal Colonnello Giampiero Lago, attraverso sua la Sezione di Biologia del Tenente Colonnello Alberto Marino, di estrapolare un profilo di genetico riconducibile all’autore, un soggetto di sesso maschile che all’epoca dei fatti ignoto. All’epoca non era ancora operativa la Banca Dati Nazionale del DNA.
In questi giorni, però, a seguito di ulteriori indagini il R.
I.
S.
di Parma è riuscito a dare un nome a quel campione biologico, individuando così la persona all’epoca rimasta ignota, che e’ stata denunciata.
In riferimento a fatti delle ultime ore, ieri i Carabinieri di Prignano sulla secchia, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno localizzato e recuperato una serie di utensili che erano stati poco prima asportati nella zona.
Il materiale rinvenuto, del valore di oltre 3000 euro, era stato evidentemente abbandonato dai malfattori accortisi della presenza dei Carabinieri nelle vicinanze.
Il materiale, tra cui decepugliatori, motoseghe, ed altri attrezzi da giardino, è stato restituito alle tre persone che avevano subito il furto.
I carabinieri della stazione di Formigine a conclusione degli accertamenti hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica una donna ritenuta responsabile di un furto di una borsa contenente soldi ed effetti personali verificatosi all’interno di un esercizio commerciale del comune. Le indagini hanno permesso, grazie alle testimonianze dei clienti dell’esercizio commerciale e dalle visioni delle immagini del sistema di videosorveglianza di verificare la presenza di un complice all’interno del veicolo usato per allontanarsi dal negozio. La donna dovrà rispondere di furto aggravato, mentre il proprietario del veciolo, del reato di favoreggiamento personale.
Nella foto, alcuni modelli di motosega, parte della refertiva recuperata dai Carabinieri
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>