Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Le festività hanno evidenziato come la gestione dei rifiuti sia diventata una caratteristica del nostro paese, quasi un valore aggiunto. I casi sono due: o noi spilambertesi rappresentiamo il peggio dell'inciviltà e lasciamo che il paese parli di noi in questo modo o il servizio di raccolta dei rifiuti è scoppiato dimostrando come non sia mai stato sotto controllo'. Così in una nota i consiglieri M5s di Spilamberto Fiorella Anderlini e Claudio Ori.
'D'altra parte come può esserlo? Si è lasciato il nostro gestore Hera in proroga dal 2011, in 7 anni chi doveva, Atersir, non è riuscito a redigere un capitolato per una nuova gara d'appalto e nessuna amministrazione lo ha mai sollecitato - continuano i due 5 Stelle -.
Il nostro gestore ha per legge l'incarico di compilare il database con tutti i dati della raccolta suddivisi per quantitativi e materiali ma i nostri amministratori, quando il camion raccoglie in più comuni, accettano un conteggio del peso del rifiuto legato al numero di cassonetti svuotati. Non c’è controllo quando facendo una semplice operazione con i dati che il gestore ha confermato ti accorgi che in media i nostri cassonetti svuotati sono pieni al 20%, però poi tutti ci lamentiamo del contrario. Non c’è controllo quando nel nostro paese sono attive diverse modalità di raccolta, il porta a porta al villaggio artigianale, il cassonetto unico nelle periferie e i cassonetti della differenziata nel resto del territorio. Non c’è controllo quando lasci che all'isola ecologica molti materiali che prima venivano lì depositati ora non siano più permessi.
Non c’è controllo quando in consiglio comunale facciamo notare che non ci sono tutti gli atti necessari per approvare la Tari, ma la maggioranza prima la approva poi ricorre al TAR. È dal 2013 che questi documenti non vengono integrati, cosa stavano aspettando... Non c’è controllo su quanto dovuto per convenzione dal gestore che deve garantire che i cassonetti dell’indifferenziata siano svuotati 2/3 volte la settimana, mentre carta-cartone, plastica-lattine, verde e organico 1/2 volte a settimana, 1 sola volta ogni 15 giorni il vetro. Che siano disinfettati 14 volte nel periodo primavera-autunno mentre per i bidoni dell’organico i lavaggi siano settimanali nel periodo estivo. Che la pulizia delle piazzole si attui una volta al mese all’interno dei percorsi di spazzamento. Troppe infatti sono le foto che immortalano i cumuli e i sacchi schiacciati sotto i cassonetti dopo le prese - chiudono Anderlini e Ori -. Come è così efficace nel nostro Comune il recupero dell’evasione per il mancato pagamento della Tari così non lo è il controllo sulla raccolta dei rifiuti tanto che molti cittadini segnalano da tempo il problema vedendosi rimpallare tra Uffici preposti ed assessore. Si ha proprio la netta sensazione che vengano utilizzati due pesi e due misure'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>